«Il 16 settembre si sciopera»: i lavoratori di Ias Touring e Autolinee chiedono risposte
I lavoratori saranno impegnati in uno sciopero che affonda le sue radici, sostanzialmente, nella rivendicazione di una concreta attenzione aziendale ai problemi evidenziati dal sindacato Faisa-Cisal
CORIGLIANO-RTOSSANO - Il 16 settembre prossimo, i lavoratori della Ias Touring e della Ias Autolinee saranno impegnati in uno sciopero che affonda le sue radici, sostanzialmente, nella rivendicazione di una concreta attenzione aziendale ai problemi da noi evidenziati, che non sia solo di facciata ma nei fatti. Al netto delle solite, improduttive dichiarazioni, gli amministratori delle due realtà societarie, hanno sin qui rappresentato difficoltà, chiedendo ai lavoratori esclusivamente di comprendere che quello attuale non è un momento storico nel quale discutere di quanto posto all’attenzione datoriale».
È quanto si apprende da un comunicato di Faisa-Cisal.
«Le dichiarazioni aziendali cozzano, però, con la realtà che vede le due compagini societarie: una operante nel trasporto pubblico locale regionale e l’altra sulle autolinee nazionali, quella di aver trascurato i lavoratori non nel recente passato e nel presente, ma da tempo immemore. Oltre dieci anni di assenza di qualsiasi politica diretta a concepire un contratto aziendale fondato su equità e riconoscimento del lavoro svolto, non possono infatti trovare giustificazione nelle difficoltà, non meglio precisate, che la Ias Autolinee si ostina ad imputare a congiunture economiche sfavorevoli».
«La Ias Autolinee non può arrampicarsi sugli specchi, nel tentativo di convincerci che il settore sia in estrema difficoltà perché, anche laddove un qualche impatto negativo potrà essersi registrato nel Tpl, questo settore è stato e resta uno dei più tutelati nel corso della pandemia e oltre. Non accettiamo, quindi, lamentele che sfiorano il pianto di miseria, mentre per anni ed anni i lavoratori sono stati trattati in maniera per noi discutibile in tema di garanzie sulla disciplina, normativa ed economica, di livello aziendale. Non va meglio sul fronte della Ias Touring, nell’ambito della quale i rappresentanti della società si trincerano su numeri - relativi ai viaggiatori trasportati - che sono smentiti dall’affluenza registrata sui servizi che, in ossequio alla dedizione al lavoro dei dipendenti, consente invece di accogliere la proposta da noi avanzata per una turnazione che risponda alle legittime aspettative dei conducenti».
«Anche in questo senso, però, la Ias Touring preferisce «tirare a campare» nella speranza che i lavoratori si arrendano di fronte alla sordità aziendale, ponendo peraltro in essere azioni di chiara matrice antisindacale (vedi lo sciopero del 27 luglio 2022) che perseguiremo convintamente. Le scuse aziendali intente a disattendere all’infinito le nostre richieste, se pur accampate con invidiabile maestria, non ci distolgono dal nostro compito di tutela del lavoro e dei lavoratori. Porteremo perciò avanti tutte le iniziative che si renderanno necessarie a risolvere i problemi che, nell’una e nell’altra Azienda, non possono restare oltremodo irrisolti, né ignorati o sminuiti dalla lettura data dagli amministratori delle società. Niente ci sconforta ed è bene che chi è deputato ad ascoltare i lavoratori lo faccia avendo chiaro che la classe operaia ha reso e rende innumerevoli servigi nel nome della crescita aziendale, con sacrificio e dedizione che non possono essere però confusi con la rinuncia dei diritti sanciti dalle norme legali e contrattuali che regolano i due settori di interesse, Tpl e trasporto interregionale. Senza rinvii, occorre quindi addivenire al contratto aziendale nella Ias Autolinee e ad un accordo nella Ias Touring sulla turnazione, per poi affrontare ulteriori temi del lavoro. Il 16 settembre, intanto, si sciopera».