Basta rincari, «costo dell’energia in aumento e famiglie e aziende sul lastrico»
Il sindaco di Co-Ro, Stasi: «Servono provvedimenti urgenti, da adottare subito non solo per fermare eventuali ulteriori rincari ma anche per tentare di ridimensionare i costi attuali, che sono già insostenibili»
CORIGLIANO-ROSSANO - «La notizia di possibili ulteriori rincari ai costi dell'energia a partire dal prossimo mese non può lasciare indifferente chi amministra la comunità, perché rischia letteralmente di travolgere intere fette della nostra società. L'aumento dei costi dei mesi scorsi ha già gettato nello sconforto migliaia di famiglie ed imprese: ascoltiamo giornalmente i confronti imbarazzanti tra le bollette di un anno fa e quelle di oggi, una circostanza che non può non avere profonde conseguenze sociali oltre che economiche e produttive».
È quanto scrive in un comunicato stampa il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi.
«Le iniziative intraprese dall'Autorità di regolazione per l'energia, sollecitate e proposte dalle associazioni dei consumatori, ovvero di sganciare parzialmente l'aggiornamento del prezzo dell'energia da quello del gas oltre alla possibilità di avere alcune bollette mensili e non bimestrali, sono utili ma non risolvono il problema. La misura degli extra-profitti registrati dalle multinazionali dell'energia, comprese quelle a partecipazione statale, non può non farci riflettere su quanto sta accadendo e ci indica come questa ennesima crisi rischia di aumentare il divario tra ricchi e poveri».
«Servono quindi provvedimenti urgenti, da adottare subito non solo per fermare eventuali ulteriori rincari - che sarebbero semplicemente micidiali sotto il profilo economico-sociale - ma anche per tentare di ridimensionare i costi attuali, che sono già insostenibili. Credo che i sindaci, che sono sempre in trincea tra le comunità e che per altro amministrano degli enti che stanno già risentendo e risentiranno di questi enormi costi per l'energia, non possano non farsi carico della drammaticità di questa situazione lanciando un chiaro grido d'allarme nei confronti delle istituzionali nazionali ed europee: serve intervenire subito, con qualsiasi governo, prima che sia troppo tardi».