Via Cerasaro, il comune ammette: «C'è una criticità sociale». Per il momento ad essere messi in salvo sono due cani
Proprio ieri veniva portato a termine un intervento programmato da tempo che ha consentito di affrontare una situazione di degrado. Due cani trasferiti in canile
CORIGLIANO-ROSSANO - Nella giornata di ieri è stato portato a termine, grazie alla verifica di una serie di circostanze necessarie per consentire l'accesso presso l'immobile, un intervento programmato da tempo, in via Cerasaro, nel centro storico di Rossano, che ha consentito di affrontare una situazione di degrado, da più tempo all'attenzione e monitorata dall'Amministrazione comunale, ed in particolare si è provveduto al trasferimento di due cani presso il canile comunale di Contrada Foresta.
Intervento attuato alla presenza di alcuni volontari dell'associazione Animal Crimes, i quali si erano fatti portavoce di alcune segnalazioni, ma coordinato dai vari enti competenti e forze in campo: servizi veterinari Asp (area A e C), settore ambiente ed energia del comune, Polizia Locale. Il trasferimento è stato possibile nonostante il servizio di cattura, di competenza dell'Asp, sia sospeso per ragioni amministrative da alcune settimane: in questo caso, in via straordinaria, l'ente comunale si è sostituito, effettuando il servizio di cattura e trasferimento dei due cani nel canile comunale.
In via Cerasaro, nel centro storico di Rossano, sono presenti altre situazioni di criticità sociale per le quali l'Amministrazione Comunale ha messo in campo - nel rispetto delle delicate procedure amministrative del caso - uno stretto monitoraggio sociale ma sulle quali, tuttavia, da tempo si registrano anche inopportune speculazioni. Nello specifico ad essere oggetto di attenzione sono abitazioni presso le quali risiedono persone fragili sulle quali i vari uffici coinvolti, dai Servizi Sociali alla Polizia Locale, hanno prodotto nel corso del tempo una adeguata documentazione - a dimostrazione dell'attività dell''Ente nei confronti di questa ed altre vicende, e non del contrario - e che, nel pieno delle proprie facoltà, hanno più volte rifiutato di essere inserire in percorsi di assistenza proposti dagli uffici comunali, anche in strutture adeguate.
Anche per questo sono evidentemente fuori luogo e controproducenti, oltre che totalmente avulse dal sistema normativo, semplificazioni mediatiche, profondamente confusionali, nelle quali non si effettua alcuna distinzione tra le varie funzioni dei soggetti coinvolti e non si presta la minima attenzione alle situazioni di disagio sociale. Sono casi di disagio sociale, molto delicati, per i quali vengono coinvolti più enti pubblici - tra cui anche certamente i servizi competenti dell'Azienda Sanitaria che svolgono un ruolo decisivo di supporto al Comune - che è necessario affrontare con opportuna attenzione e sui quali l'amministrazione continua a lavorare in termini di monitoraggio, di coordinamento e di proposizione di percorsi per il superamento delle criticità.