Verace di Saracena, la cultivar sarà al centro di un importante convegno
Venerdì 22 luglio alle ore 18:00 presso l'auditorium Orti Mastromarchi, si svolgerà il meeting in cui si discuterà dell'olivicoltura nell'ambito dei settori economici sostenibili da irrobustire
SARACENA - L'olivicoltura delle aree interne può rappresentare un fenomeno di economia sostenibile da irrobustire, ma anche un grande attrattore di turismo esperienziale legato all'olio turismo che sempre più piede sta prendendo in Italia. Oltre alla capacità di poter valorizzare la biodiversità di un'areale. E' il caso della Verace di Saracena, riconosciuta da anni presidio Slow Food dell'Olio, sulla quale cultivar verrà organizzato un convegno previsto per venerdì 22 luglio alle ore 18:00 presso l'auditorium Orti Mastromarchi di Saracena.
A promuoverlo è l'associazione produttori Verace di Saracena che per l'occasione hanno chiamato a raccolta i massimi esponenti del sistema regionale dell'olio e delle istituzioni.
Il momento di confronto, che terminerò con una prova pratica di degustazione di olio evo a cura della Fondazione Italiana Sommelier, sarà moderato dalla giornalista Clementina Palese e vedrà il saluto istituzionale del presidente dell'associazione di tutela e valorizzazione della Verace di Saracena Biagio Diana, dell'assessore all'agricoltura del comune di Saracena, Angela Pugliese, e del sindaco Renzo Russo.
Tra i relatori Alberto Carpino, referente regionale dei Presidi per Slow Food Calabria, Francesca Oliverio, docente della fondazione italiana Sommelier Calabria Aiso, Vincenzo Roseti, direttore dell'associazione Verace di Saracena, Massimo Magliocchi, presidente del consorzio Olio di Calabria Igp. E poi anche interverranno Francesco Battistoni, sottosegretario di Stato del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Fulvia Caligiuri, vice presidente della commissione agricoltura del Senato, Gianluca Gallo, Assessore all'agricoltura della Regione Calabria.
L'evento è patrocinato dal Comune di Saracena che crede fortemente nello sviluppo della filiera agricola come economia di scala sostenibile per i borghi dell'entroterra.
(fonte comunicato stampa)