Randagismo a Co-Ro, scade il servizio di cattura ma dall’Asp nessuna proroga né gara
Zangaro: «Uno scenario preoccupante e che sin da ora le dirigenze sanitarie cosentine sono tenute a scongiurare. Basta disservizi nella gestione di un fenomeno così serio e complesso»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Oggi scadrà il termine per l'affidamento del servizio di cattura dei cani vaganti sul territorio e l'Asp non ha predisposto nessuna proroga né indetto nuova gara. Ancora una volta, dopo varie sospensioni potremmo ritrovarci, in mancanza di diverse disposizioni, nella condizione di dover sopperire a carenze non più tollerabili specie nel periodo più critico, quello estivo, che vede le richieste di intervento moltiplicarsi».
È quanto dichiara il consigliere comunale, Liliana Zangaro.
«La sospensione di un pubblico servizio che andrebbe migliorato sia nella strumentazione che in termini di efficienza, considerato l'elevato numero dei Comuni che vi ricorrono, stravolgerà la programmazione dei recuperi degli esemplari produttivi e cosa ancora più grave, impedirà gli interventi in emergenza (cani feriti, incidentati e morsicatori). Uno scenario preoccupante e che sin da ora le dirigenze sanitarie cosentine sono tenute a scongiurare in quanto i Comuni non possono continuare a sostituirsi, ricorrendo ai propri dipendenti o ai volontari del territorio, ad organi alle dirette dipendenze del servizio sanitario non disponendo né dei mezzi né delle professionalità necessarie».
«Basti pensare che lo stesso problema si era avuto nel 2021, per più di tre mesi fu interrotto il servizio di cattura dei cani vaganti sul territorio a causa del mancato rinnovo della convenzione e dell'indizione di una nuova gara per l'affidamento del servizio, il Sindaco dovette sostituirsi per l'ennesima volta all'Asp, adendo il Prefetto e diffidando l'Asp affinché si adoperasse al ripristino del pubblico servizio la cui interruzione produsse notevoli disagi ed ulteriori dispendio di risorse per affrontare l'emergenza, in quei 3 mesi furono catturati in sostituzione all'Asp più di 120 animali randagi. Non possiamo permetterci ulteriori disservizi nella gestione di un fenomeno serio e complesso come il randagismo».