Disturba i sonni estivi di tutti i calabresi, è tornata la zanzara tigre
Dopo l'invasione del 2017, la Calabria fa scuole alle altre regioni italiane. L'insetto portatore di virus può essere molto pericoloso. Qualche suggerimento per contenerne la proliferazione
CORIGLIANO-ROSSANO – Ritorna l’estate e anche le zanzare. Già se ne vedono tante da qualche settimana svolazzare qui e lì nel territorio calabrese. Non solo quelle cosiddette “comuni” ma anche le zanzare “tigre”.
L’Aedes albopictus, questo il nome scientifico, ha il corpo è nero a bande trasversali bianche, sia sull’addome che sulle zampe, mentre sul dorso è presente una tipica striscia bianca (Iss).
La Calabria da tempo è una delle regioni maggiormente colpite dagli insetti portatori di virus, tra cui quello di origine tropicale denominato Chikungunya che nel 2017 ha originato focolai che hanno suscitato parecchia preoccupazione da parte dell’Istituto superiore di sanità (Iss). Ancora oggi l’esperienza calabrese viene presa come punto di riferimento da altre regioni italiane per prevenire la proliferazione dell’insetto.
Oltre ai piani di disinfestazioni sia regionali che comunali, che intervengono sui suoli pubblici, si può prevenire anche a casa la proliferazione del famigerato insetto, che disturba i sogni estivi di tutti con piccoli ma essenziali accorgimenti. Partendo dal presupposto che le uova della zanzara vengono deposte nell’immediata vicinanza di piccole raccolte di acqua stagnante, chiaramente bisogna agire eliminare i sottovasi oppure svuotarli regolarmente.
Diamo qualche indicazione in merito: svuotare gli annaffiatoi e i secchi e depositarli con l’apertura verso il basso, svuotare frequentemente gli abbeveratoi e le ciotole d’acqua, svuotare l’acqua dalle piscine gonfiabili posizionate nei giardini, sui terrazzi e balconi non lasciare giochi di plastica in giardino perché possono riempirsi di acqua piovana, smaltire correttamente vecchie bottiglie, lattine, vetri e sacchetti di plastica per evitare che si riempiano d’acqua piovana, svuotare regolarmente i bidoni per l’irrigazione, se riempiti con acqua chiuderli ermeticamente o coprirli con una rete a maglia fine (zanzariera), non depositare pneumatici a cielo aperto, pulire regolarmente le grondaie e i tombini per permettere il deflusso dell’acqua dopo un acquazzone, eliminare gli eventuali ristagni d’acqua negli avvallamenti sui teli posti a copertura dei cumuli di materiale, anche al cimitero svuotare regolarmente vasi e altri contenitori d’acqua.