Si supera il precariato storico, al via la legge per le assunzioni con contributo fisso annuo
Grande risultato a tutela dei lavoratori annunciato dai sindacati di categoria Cgil Cisl e Uil Calabria
CORIGLIANO-ROSSANO - «Dopo numerose richieste da parte delle seguenti OO. SS. alla Regione Calabria in merito alla situazione creatasi sulla legge 42, ieri in Consiglio Regionale è stata approvata una legge che supera la precedente, che ricordiamo, venne approvata a dicembre scorso e che era stata successivamente impugnata dal Consiglio dei Ministri in quanto talune disposizioni in materia di finanza pubblica, ponendosi in contrasto con la normativa statale, violavano gli articoli 81, terzo comma, e 117, secondo comma, lett. e), della Costituzione».
Lo comunicano congiuntamente i segretari generali di Nidil Cgil Calabria Ivan Ferraro, Felsa Cisl Calabria Gianni Tripoli e i segretari regionali di Uiltemp Calabria Luca Muzzopappa e Oreste Valente.
«Viene rimosso quindi, nuovamente, uno degli ostacoli che finora ha impedito di accompagnare i lavoratori calabresi di cui alle leggi regionali n. 1/2014, n. 40/2013, n. 31/2016 e n.15/2008 verso il superamento del precariato storico – si legge nel comunicato - la nuova legge permetterà agli enti locali nel caso di assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori di ottenere il contributo fisso annuo del valore di 11.157,24 euro per ogni contratto di lavoro a tempo indeterminato stipulato, mentre Azienda Calabria Lavoro è autorizzata ad avviare le procedure amministrative per la contrattualizzazione a tempo indeterminato dei medesimi lavoratori (circa 70), con un contributo fisso annuo dell'importo di 13.138,18 euro».
«Come OO. SS. esprimiamo la massima soddisfazione per l’esito della seduta del consiglio regionale svoltasi ieri, ciò ci permetterà di riprendere quel percorso di incontri e dialogo con gli enti locali utilizzatori dei suddetti lavoratori interrottosi con l’impugnativa del Consiglio dei Ministri qualche mese fa – continuano i sindacati - in attesa, quindi, che la stessa vada a buon fine e diventi a tutti gli effetti anche operativa, visti gli incontri tenutesi nei primi mesi dell’anno nei principali enti utilizzatori di questi lavoratori, chiederemo un incontro alla Regione Calabria per prospettare e discutere di alcuni percorsi di stabilizzazioni degli stessi lavoratori già immaginati per quanto ci riguarda nei mesi scorsi».