A Co-Ro una mattina di preghiera per la comunità islamica e poi la festa per la fine del Ramadan
Salimbeni: «L'invito è di continuare a pregare per la pace, per disarmare cuori e mani, per continuare a sperare. Dobbiamo agire e pensare, tutti, avendo come meta l'integrazione e la serena convivenza»
CORIGLIANO-ROSSANO - Una comunità che accoglie, che punta all'integrazione, alla pacifica convivenza tra popoli di credo, usi e costumi, diversi. Questo lo spirito con cui la vicesindaco Maria Salimbeni e il consigliere di maggioranza Biagio Frasca, nella giornata di ieri hanno partecipato alla festa per la chiusura del Ramadan di quest'anno. Si tratta dei 30 giorni sacri per i musulmani, che osservano il digiuno dall'alba a tramonto, iniziati lo scorso due aprile.
Il digiuno è uno dei cinque precetti fondamentali dell'Islam e quest'anno è in parte coinciso con il periodo pasquale dei cristiani. E così come durante la Pasqua si festeggia e ci si ritrova in famiglia, è uso festeggiare la fine del Ramadan o Id Al Fitr, la festa di interruzione del digiuno, con banchetti e ricette tradizionali, che fungono da ritrovo per tutti i fedeli. La mattina si prega, poi si festeggia mangiando tutti insieme all'interno della propria comunità e in famiglia, con banchetti e con piatti della cucina tradizionale.
«L'invito che, come Amministrazione, abbiamo portato alla comunità islamica - ha affermato il vicesindaco Salimbeni - è di continuare a pregare per la pace, per disarmare cuori e mani, per continuare a sperare, insieme, nella forza simbolica di quel ramoscello d'ulivo, a noi tutti così caro, che rappresenta la pace tra persone e popoli. Dobbiamo agire e pensare, tutti, avendo come meta l'integrazione e la serena convivenza».