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Due ingegneri calabresi 20 anni fa "inventarono" il portale web della Rai

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RENDE - Oggi Repubblica e La Stampa raccontano il ruolo che i professori dell’Università della Calabria, Antonio Volpentesta e Nicola Frega hanno avuto più di 20 anni fa nella nascita dei portali web della Rai. la storia è raccontata da Riccardo Luna, uno dei più importanti giornalisti italiani ad occuparsi di innovazione e tecnologia.

«Il 19 aprile 2000 sbarca su Internet Radio Rai con un suo sito dove ogni testata ha un suo spazio. Di quell’episodio resta solo un link, sul sito sempre meritorio di Radio Radicale, che registrò la conferenza stampa di lancio ma non ha poi digitalizzato il tutto quindi resta una pagina web statica con solo l’elenco dei partecipanti: il capo ufficio stampa Rai Giuseppe Nava, il direttore della radiofonia Maurizio Braccialarghe e il vero artefice della svolta, Gianluca Nicoletti, all’epoca “responsabile dello sviluppo prodotti multimediali” della Rai e che infatti quel giorno parlò per trentasei minuti su una durata di 45 domande dei giornalisti comprese».

«Gianluca Nicoletti è stato un vero pioniere, un precursore dell’utilizzo del web in particolare alla radio. Ai tempi conduceva un programma molto popolare, che era partito come una rubrica del Gr1: Golem. Nicoletti andava in onda mescolando interventi, suoni e audio che recuperava in vari forum, sulla posta elettronica e in generale in rete. Per i tempi era qualcosa di rivoluzionario. Questa cosa ebbe un suo culmine quando ci fu la guerra in Kosovo, nel 1999: Golem copriva la cronaca quotidiana del conflitto con interventi sonori originali che documentano il conflitto e la resistenza. Come facciamo oggi con TikTok e Telegram, ma ventidue anni fa, quando i social non esistevano». 

«A chi gli ha chiesto come andarono le cose, ovvero il primo sito Internet di RadioRadio, Nicoletto ha sempre detto che fu “un Risorgimento al contrario”: vuol dire che un gruppetto di ingegneri della Calabria, che lo stesso Nicoletti aveva reclutato, discussero per giorni e giorni con i “torinesi” (la sede di Radio Rai era a Torino così come molti dei suoi dipendenti nella struttura tecnica) che non ammettevano “un portale dinamico”. Per questo motivo «fui odiato dall’ICT Rai per cui Internet era solo testo, io dicevo che la Rai avrebbe dovuto mettere multimedia ma loro dicevano dicevano che era impossibile».

La storia del gruppetto di ingegneri calabresi è curiosa assai. Me l’ha raccontato il capo di quel team, il professor Nicola Frega, che insegna ingegneria gestionale all’Università della Calabria: «A Radio Rai lavorava una calabrese che aveva avuto notizia da un nostro docente di alcuni spinoff informatici in Unical». Lo spin off si chiamava Platonet. Nicoletti, che è curioso come pochi, li volle conoscere e gli affidò la realizzazione del progetto. «La scelta coraggiosa racconta Frega, fu usare un CMS proprietario a basso costo prima dei vari Joomla o WordPress, in alternativa a Vignette caldeggiato da Rai Torino, ma con licenze costose e un ciclo di modifica dei contenuti farraginoso».

«Per gli appassionati la scelta cadde su ColdFusion ed ebbe un tale successo che lo Smau l’anno seguente gli diede il premio per l’innovazione. Insomma, è finita così: il direttore generale della Rai Pierluigi Celli affidò a Nicoletti anche il progetto del portale della Rai che da anni giaceva, sovvenzionato, senza risultati visibili; gli spin off calabresi si sono moltiplicati, a Rende sono nate startup interessanti e anche sedi italiane di multinazionali come Ntt. Il 9 giugno 2002 l’università della Calabria ha organizzato una piccola celebrazione intitolata: “Quando l’UniCal compì il Risorgimento al contrario. Rai.it: dall’analogico al digitale una rivoluzione non soltanto tecnologica”».

(Fonte Riccardo Luna La Repubblica)

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia