Corigliano-Rossano, pensionato denuncia l’INPS: «36 anni di lavoro e pensione decurtata»
La battaglia di Franco Le Pera che da oltre 20 anni rivendica il trattamento previdenziale: «Ho presentato esposto alla Guardia di Finanza». Poi rilancia il caso: «Contributi non conteggiati e pensione mai trasformata da invalidità ad anzianità

CORIGLIANO-ROSSANO – Una vita di lavoro alle spalle, 36 anni e 23 settimane di contributi regolarmente versati, e una battaglia che dura da oltre vent’anni per ottenere la pensione che spetta di diritto. È la storia di Franco Le Pera, pensionato di Corigliano-Rossano, che denuncia l’INPS per errori nei conteggi e per non aver mai trasformato la sua pensione di invalidità in pensione di anzianità, così come stabilito dalla Cassazione con la sentenza delle Sezioni Unite 9492 del 2004.
Tutto ha inizio nel 2002, quando Le Pera riceve una pensione da lui stesso definita “irrisoria”. Nonostante la prosecuzione dell’attività lavorativa e l’accumulo di ulteriori contributi, l’assegno mensile resta fermo a 1.345,77 euro. Le verifiche personali del pensionato mettono però in luce anomalie: l’INPS avrebbe riconosciuto soltanto 1660 settimane di contributi, a fronte delle 1719,86 effettive (compreso il servizio militare). Un dato che, soprattutto per chi appartiene al fondo speciale autoferrotranvieri – categoria usurante – avrebbe garantito una pensione iniziale di almeno 1.648,24 euro già nel 2005.
Nel 2019 il pensionato decide di affidarsi a un avvocato, ma la causa non produce i risultati attesi: Le Pera lamenta di non essere mai stato informato correttamente sull’andamento del processo e di aver scoperto incongruenze nei documenti depositati. Da qui la scelta, pochi giorni fa, di depositare una querela alla Guardia di Finanza di Rossano, chiedendo un’indagine puntuale sul caso e la piena tutela dei propri diritti.
La sua vicenda riaccende i riflettori su un tema che riguarda migliaia di pensionati in Italia: errori nei conteggi, mancati adeguamenti e interminabili contenziosi giudiziari che spesso si trasformano in vere e proprie battaglie di resistenza.
«Non avrei mai pensato che si potessero commettere simili ingiustizie ai danni di chi ha lavorato una vita – denuncia Le Pera – mi hanno decurtato la pensione e negato ciò che mi spettava di diritto».