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Amendolara, cresce l'attesa per la storica Via Crucis vivente prevista per il 12 aprile

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Uno degli aspetti più importanti e positivi dell'attenuarsi della misure sanitarie poste in essere in contrasto alla diffusione del Covid-19 è il ritorno delle occasioni, legate a momenti conviviali, di festa, e religiosi, in cui poter condividere lo stesso respiro e lo stesso orizzonte.
Amendolara si prepara, in occasione delle celebrazione pasquali, ad uno di questo momenti, dalla forte valenza evocatica. 
E' infatti tutto pronto per la Via Crucis Vivente che attraverserà vie del paese.
Dopo alcuni anni di forzato stop a causa della pandemia, le Associazioni culturali Amigdala, la Maieutica e san Francesco da tempo operanti sul territorio, in collaborazione e con il patrocinio dell'Amministrazione comunale e delle Parrocchie Santa Margherita V.M. e Madonna della Salute ed i rispettivi parroci don Vincenzo Santalucia e don Nicola Arcuri, sotto l'attenta regia di un comitato posto in essere da Elena Roma, Anna Isa Lacanna e Mimma Dursi,  hanno organizzato l'importante evento religioso che avrà luogo martedì 12 Aprile a partire dalle ore 21, per le strade della cittadina, partendo dalla villetta Padre Pio nel rione Borgo, proseguendo per via Roma e corso Umberto I, fino a raggiungere piazza Giovanni XXIII e terminare al Convento dei Domenicani del Timpone.

Saranno oltre 50 gli interpreti, vestiti con abiti storici,  che racconteranno e faranno rivivere, come si legge nel comunicato stampa diffuso,  «La Via Dolorosa del Signore, un rito con cui la Chiesa Cattolica descrive le ultime ore di vita di Gesù, dal tradimento per 30 denari di Giuda, alla Crocifissione. Nel paese della Secca, della Mandorla e della Stazione zoologica, è una tradizione che va avanti da tanti anni, e sempre riesce a mettere insieme, uniti e coesi nel nome del Salvatore, decine di giovani e non che interpretano i vari ruoli. Eccoli: Gesù sarà interpretato da Alberto Nupieri, Giovanni Battista da Donato Corrado, Pietro da Salvatore Rinaldi, Andrea da Raffaele Guerra, Giacomo di Zebedeo da Mirko Cioffi, Giovanni da Girolamo Mitidieri, Filippo da Rocco Pio Varlaro, Bartolomeo da Giuseppe Rusciano, Tommaso da  Andrea Adduci, Matteo da Cosimo Melfi.
E ancora, Giacomo D’Alfeo da Berardino Rinaldi, Giuda  Taddeo da Paolo Tufaro, Simone il Cananeo da Giuseppe Mortoro, Giuda l’Iscariota da Mario Grisolia, i Saggi del Sinedrio da Piero Dursi e Franco Belmonte, Zela da Piergiorgio Saracino, Caifa da  Daniele D'Elia, Barabba da Pasquale Rusciano, Pilato da Rocco Gentile, il Capo Centurione da Giovanni Barletta, il Centurione da Daniele Pucci Marco Adduci, Domenico Rina, e Luciano Canoci, Claudia da Rosanna Verardo, Nicodemo da Roberto  Grisolia, le Donne del Rinnegamento da Luisa    Rossano, Vittoria Settembrini e Irene Petrillo, Maria di Magdala da Filomena Paolino, la Madonna da Raffaella Chippari, ed infine i Ladroni da VincenzoLofrano e Nicola Dalemmo, il Cireneo da Rocco Fittipaldi, Veronica da Annalisa Bellino, le Pie Donne da Luisa Rossano, Vittoria Settembrini, Vittoria Di Lazzaro e Irene Petrillo»

Andrea Mazzotta
Autore: Andrea Mazzotta

(Cosenza, 1978) Laureato in giurisprudenza, giornalista pubblicista, appassionato di comunicazione e arte sequenziale, è stato direttore della Biblioteca delle Nuvole di Perugia, direttore editoriale delle Edizioni NPE, coordinatore editoriale per RW-LineaChiara, collaborando con diverse realtà legate al settore dell'editoria per ragazzi. Collabora con il Quotidiano del Sud, Andersen, Lo Spazio Bianco, Fumo di China. E' un fedele narratore delle Cronache della Contea, luogo geografico e concettuale nel quale potenzialmente può succedere di tutto. E non solo potenzialmente.