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Co-Ro, sulla questione mensa scolastica «è ora di fare chiarezza»

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CORIGLIANO-ROSSANO - «Sulla questione mensa scolastica si continuano a registrare scorrettezze ed inadeguatezze a scapito dei più deboli ed in particolar modo dei nostri ragazzi. Questo modus operandi, insieme alle decine di disservizi e segnalazioni che abbiamo ricevuto per mesi da parte di genitori e responsabili, sono tra le motivazioni granitiche di una scelta forte dell'amministrazione: quella di risolvere il contratto con la ditta Siarc».

«Comportamenti contraddittori che purtroppo continuano anche in questa delicata fase di transizione, in attesa della nuova gestione, che ci impongono di dover nuovamente chiarire i fatti, mettendo in luce le responsabilità e le scelte effettuate».

Sono queste le parole perentorie dell'assessore con delega al dritto allo studio, Alessia Alboresi, per ribadire che l'Amministrazione Comunale ha sempre condotto la partita nella più assoluta trasparenza e nella totale rivendicazione del diritto a un pasto sano, nutriente e gustoso per i propri studenti.

«Dopo la decisione di risolvere il contratto da parte dell'amministrazione comunale con la ditta stessa, alla luce dell'importanza che il servizio refezione riveste - ovvero un servizio essenziale - in attesa dell'espletarsi delle procedure amministrative per la convocazione della ditta seconda aggiudicataria, la Siarc ha continuato a lavorare per l'Ente».

«Alla rinuncia della ditta seconda aggiudicataria, si è deciso per una "gara-ponte" - procedura già iniziata il 14 marzo scorso - allo scopo di trovare, nel minor tempo possibile consentito dalla normativa, un'azienda in grado di fornire il necessario servizio alle scuole del territorio fino al termine dell'anno scolastico in corso».

«Nelle more, la Siarc, che ha l'obbligo di fornire il servizio, ha registrato un crescendo intollerabile di disservizi, rifugiandosi nell'erogazione di un "pasto di emergenza", il più delle volte risultato totalmente irricevibile per la sua inadeguatezza e inconsistenza. Oltremodo irricevibili risultano poi i motivi addotti dalla Siarc a tale pasto di emergenza, erogato da mercoledì ad oggi, motivi che sarebbero da imputarsi, come recita la stessa comunicazione della Siarc, «ai continui ordini di disservizio e segnalazioni fatti dall'ente e visti il numero di permessi per malattia inoltrati dai lavoratori stessi».

«Il comune ha vigilato sempre e costantemente sul servizio, che purtroppo ha evidenziato fin dall'inizio delle inadeguatezze che si è cercato di correggere con l'azienda - ricordiamo vincitrice di un appalto pubblico - sempre e solo nell'interesse dei beneficiari finali. Le numerose difficoltà incontrate nel pretendere la corretta erogazione del servizio in base al capitolato di gara poi sono aumentate progressivamente con le crescenti difficoltà gestionali interne dell'azienda, note a tutti per via anche delle legittime ed eclatanti proteste dei dipendenti Siarc, molti dei quali ancora in attesa dei pagamenti».

«Il comune ha sempre affrontato il problema senza nascondersi, cercando di contemperare le responsabilità contrattuali e il servizio dovuto ai cittadini. Per questo motivo, considerato l'aumento della giusta e condivisibile apprensione dei genitori, e, anche alla luce dei preoccupanti segnali circa la situazione della azienda che inficiano ancora di più le sue capacità di erogare un servizio all'altezza, vuole tenere costantemente informate le famiglie e mantenere un rapporto cristallino con i rappresentanti dei lavoratori, di modo che nessuno venga ulteriormente danneggiato in tutta questa vicenda».

«Contemporaneamente è al lavoro sul nuovo capitolato, che prevederà sicuramente l'apertura di nuovi centri cottura e migliori elementi di valutazione delle capacità di erogazione del servizio da parte delle ditte candidate». 

(Fonte foto comune Milano adriatico) 

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia