Parte la campagna "Le donne dell'acqua": percorsi di empowerment al femminile
Gli incontri, che partiranno dal 20 settembre, sono progettati per valorizzare il contributo delle donne con le loro innovazioni dal settore produttivo a quello aziendale
COSENZA - Al via in Calabria, il 20 settembre alle ore 9.30, la campagna nazionale del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume (TNCdF) "Le donne dell'acqua". L'organizzazione del primo incontro è stata promossa dall'Arsac (Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura in Calabria) in sinergia con Donne Impresa Coldiretti Calabria.
In attuazione della Campagna, seguiranno una serie di successivi incontri itineranti, in altri territori italiani, con lo scopo di creare percorsi di empowerment al femminile per valorizzare il contributo delle donne con le loro innovazioni (in ambito produttivo, tecnologico e di organizzazione aziendale) alla gestione della risorse idriche, alla lotta ai cambiamenti climatici, all'agro-ecologia, all'economia circolare ed al turismo culturale sostenibile collegato ad alcuni luoghi di lavoro simbolo delle prime forme di partecipazione e aggregazione femminile, quali ad esempio gli antichi lavatoi, le anse dei fiumi dove si lavorava la canapa o la ginestra, le risaie, il lavori nei campi o nelle montagne.
Gli incontri itineranti sono progettati per poter acquisire e trarre il massimo vantaggio dalle diverse storie ed esperienze narrate per favorire lo scambio di esperienze ed incentivare una partecipazione continuativa e diffusa. Realizzare gli incontri di volta in volta in luoghi diversi mira a rinsaldare le identità territoriali e valoriali che opportunamente utilizzate potrebbero essere foriere di risultati interessanti per la costruzione di una rete di donne dell'acqua.
Il 03 agosto ore 10.00 a Cosenza, presso la sede dell'Arsac, si terrà la conferenza stampa di lancio dell'iniziativa, alla presenza di Gianluca Gallo - Coordinatore della Commissione Politiche sociali della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome che terrà a battesimo, in Calabria, la campagna nazionale "Le donne dell'acqua", insieme al Direttore Generale dell'Arsac, Bruno Maiolo, padrone di casa, al Presidente regionale Coldiretti Calabria, Franco Aceto, alla coordinatrice regionale Donne Impresa Coldiretti Calabria, Angela Mungo.
Per il Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume terranno a battesimo l'iniziativa il coordinatore del TNCdF, Massimo Bastiani, Benito Scazziota del Comitato di Pilotaggio del TNCdF e Paola Rizzuto, coordinatrice nazionale del Gruppo di Lavoro dedicato alle "Donne dell'acqua" per la valorizzazione delle politiche di genere, costituito in seno al TNCdF. La campagna "Le donne dell'acqua" sta già registrando enormi consensi ed un vivo interesse poichè pone al centro delle sfide che i Contratti di Fiume hanno di fronte oggi e avranno negli anni futuri questioni di rilievo socio-economico e di sviluppo locale, senza discriminazioni, come disposto dall'art. 68 bis del Testo Unico Ambiente (D.Lgs 152/06).
Per questo la Campagna "donne dell'acqua" intende contribuire a valorizzare la presenza femminile nel settore idrico ed in agricoltura per il raggiungimento dell'uguaglianza di genere attraverso la promozione di coalizioni multi-attoriali, multi-settoriali e multi-valoriali. L'esigenza ricorrente è infatti quella di costruire alleanze tra istituzioni, società civile, pubblico e privato per sostenere e tutelare le donne facendo conoscere la storia che esse hanno avuto nella storia e nella cultura dell'acqua.
L'immagine del femminile dell'acqua è suggestiva perché rimanda alla cura, alla matrice primordiale della vita, alla trasparenza, ma questo accostamento è tutt'altro che semplice. Associare alla donna il tema dell'acqua in uno con quello della terra e della montagna, deve passare inevitabilmente per uno sguardo di genere per aprire nuove interessanti prospettive per la sensibilizzazione sulla condizione ed il ruolo delle donne all'interno delle dinamiche legate all'acqua in cui esse svolgono ed hanno svolto ruoli chiave, per valorizzare il contributo fondamentale che le donne danno all'acqua, alla terra, alla montagna, alla sicurezza alimentare e alla nutrizione al fine di superare atavici gap di genere, potendo partecipare in modo attivo e propulsivo alle decisioni delle politiche idriche ed agro-ambientali ad esse strettamente connesse.
Fare il punto sugli sviluppi delle politiche di genere nel settore dell'acqua, attraverso un'iniziativa che toccherà le diverse regioni italiane, consentirà di mettere a fuoco i molti nodi che restano ancora da sciogliere per raccogliere le sfide significative di Agenda 2030, in particolare gli SDG6 e SDG5, come suggerito dalla FAO e dal Wwap Unesco sul tema "acqua e politiche di genere".
(fonte foto diversitymanagement)