Crisi idrica a Corigliano-Rossano, Stasi fa il punto della situazione
Lavori agli impianti idrici cittadini e alle sorgenti: «A prescindere dalle cause, mi scuso con tutti i cittadini che stanno avendo dei disagi; stiamo lavorando al massimo e sono certo che risolveremo il problema»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Uno dei quattro lavori avviati sugli impianti idrici dello Scalo di Corigliano (che servono l'intera area) è terminato l'altro ieri in tarda serata, e da ieri si registrano già i primi risultati positivi, con particolare riferimento alle zone centrali dello Scalo ed a Giannone».
Comincia così un lungo post comparso sulla pagina Facebook del sindaco Flavio Stasi in merito alla crisi idrica che si sta registrando in città: «Ovviamente i disagi causati dall'importante venir meno di due dei cinque pozzi di Santa Lucia non sono stati ancora del tutto superati e si registrano difficoltà nelle zone più alte o lontane rispetto agli impianti, tra le quali via Casa della Chiesa, Muzzari e Contrada Foggia. Nei prossimi giorni il problema sarà definitivamente risolto con il recupero di uno dei due impianti di Santa Lucia ed è stata avviata anche la realizzazione di un nuovo impianto nella zona nord dello Scalo, che alimenterà il piccolo serbatoio dei Muzzari e villaggio Frassa, dove però si continuano a registrare “consumi anomali” per i quali stiamo effettuando gli opportuni controlli».
«Per chi, - continua - legittimamente, si chiede per quale ragione stiamo effettuando questi lavori con l'estate già inoltrata, preciso che i lavori programmati e già realizzati, ovvero il potenziamento degli impianti della Iacina ed il conseguente utilizzo del serbatoio di Cozzo Giardino, sarebbero stati sufficienti a rendere marginali i problemi di carenza idrica per l'estate, ma non potevamo certo prevedere il cedimento repentino di due dei principali impianti comunali di approvvigionamento. Relativamente a questi impianti, ricordo che quando ci siamo insediati, tutti i pozzi di Santa Lucia, Villaggio Frassa e Torre della Rocca (che alimentano l'intera area tra lo scalo di Corigliano, Schiavonea e Cantinella) erano immessi direttamente in rete senza impianti di sanificazione e completamente esposti a qualsiasi intemperia; oggi sono tutti in sicurezza, chiusi in apposite cabine e provvisti di impianti di clorazione».
«Buone notizie – aggiunge - anche per quanto riguarda lo scalo di Rossano, dove stanno per entrare in funzione due nuovi impianti che alimenteranno il serbatoio di Donnanna e le zone di Pirro Malena e Toscano Ioele, interventi che dovrebbero minimizzare i disagi sulle zone di via Piave e Piragineti. Sullo scalo di Rossano però, ovviamente, ricordo che metà dell'approvvigionamento è garantito dagli impianti Sorical che provengono dal torrente Trionto, il cui eventuale malfunzionamento mette in crisi l'intero sistema idrico come accaduto un paio di settimane fa».
«Infine, - spiega - non per importanza, stanno proseguendo i lavori sulle sorgenti che ci hanno già consentito di recuperare molti litri di acqua potabile (senza alcun sollevamento artificiale) e che ci consentiranno di aiutare entrambi i centri storici. Per concludere, ricordo a quella minoritaria parte di cittadinanza poco rispettosa delle regole che utilizzare l'acqua potabile fornita dalle reti comunali in modo abusivo e/o per fini non consentiti, oltre a causare disagi alla comunità ed un aggravio dei costi, è un reato perseguibile penalmente e per i prossimi giorni sono stati predisposti controlli a tappeto sul territorio per combattere anche questo fenomeno».
«A prescindere da quali siano le cause, mi scuso con tutti i cittadini che stanno avendo dei disagi per non aver ancora risolto questo atavico problema; stiamo lavorando al massimo e sono certo che, lavoro dopo lavoro, lo risolveremo definitivamente» conclude.