Servizio idrico, la Cgil avverte: «Ora Sorical deve passare dalla teoria ai fatti»
La riforma c’è, il gestore unico pure. Ma per la Filctem è arrivato il momento operativo: investimenti, personale e messa a terra del PNRR per evitare il caos idrico in Calabria

CATANZARO – La riforma del Servizio idrico integrato in Calabria non può più restare un atto amministrativo. A dirlo con chiarezza è la Filctem Cgil regionale, che dopo una riunione del coordinamento con quadri e delegati Sorical lancia un messaggio inequivocabile: «ora Sorical deve diventare un gestore industriale vero, capace di operare e non solo di esistere sulla carta».
Il sindacato riconosce che la scelta della Regione – affidare a Sorical il ruolo di gestore unico – è stata «opportuna e necessaria» per evitare il collasso dopo lo scioglimento dell’Aic e la perdita delle risorse del PNRR, ma avverte che «il tempo della transizione è finito».
Secondo la Cgil, oggi servono azioni immediate e concrete su almeno tre fronti strategici: sbloccare gli investimenti e mettere a terra subito i fondi PNRR, per ammodernare reti e impianti e ridurre le perdite idriche; superare la frammentazione delle gestioni locali, completando il cronoprogramma Arrical; rafforzare subito Sorical con personale tecnico operativo e formazione continua, per garantire qualità del servizio, sicurezza e occupazione stabile.
Il messaggio è politico e sindacale insieme: la Calabria non può permettersi un altro “gestore fantasma”. Se Sorical vuole davvero essere il pilastro dell’acqua pubblica, deve dimostrarlo nelle prossime settimane – non nei prossimi anni.
«La missione è complessa come nessun’altra in Italia – conclude la Filctem – ma proprio per questo bisogna agire ora, rafforzando l’organizzazione e aprendo una fase nuova fatta di efficienza, trasparenza e infrastrutture moderne. I cittadini calabresi non aspettano più».