A Co-Ro installate le «passerelle (o tapparelle?) per disabili, ma non arrivano alla battigia»
Rete Italiana Disabili della città: «Chiediamo all’Amministrazione una fase di reale e proficuo confronto»
CORIGLIANO-ROSSANO - «E passerella fu. Finalmente, nelle ultime ore, in alcune aree della spiaggia cittadina, ivi compresa in quella comunemente nota come “ex Arca di Noè” di Schiavonea, sono state installate le passerelle per l’accesso alla medesima spiaggia da parte di noi diversamente abili. Un servizio di straordinaria importanza al quale diamo atto all’Amministrazione comunale di Corigliano-Rossano, pur se dopo mesi e mesi di richieste inoltrate in ogni modo. Tuttavia, le passerelle devono essere utili per la causa inerente la quale sono state installate: quale funzione, infatti, hanno passerelle che non arrivano neppure alla battigia (e quindi si dovrebbe arrivare in mare in braccio a qualcuno!) e sono destinate a deteriorarsi di qui a poco per il materiale del quale sono costituite, che ricorda le più celebri tapparelle?».
È quanto dichiara la Rete Italiana Disabili di Corigliano-Rossano, sodalizio attivamente impegnato sul territorio e coordinato dal giovane e dinamico Carmine Noè. Al centro dell’intervento, le ormai celeberrime passerelle e la richiesta di un incontro con l’Amministrazione comunale.
«Le passerelle devono arrivare alla riva, altrimenti come è possibile per noi arrivare in acqua? E ancora, il materiale delle medesime – spiegano dall’associazione – nonché lo spessore pari a quello di un dito, e quindi molto poco resistente e facilmente deteriorabile, non può che far sorgere seri dubbi sulla tenuta di questi pur importanti “strumenti” a nostra disposizione. Nel caso specifico, la passerella installata nell’area in oggetto non è quella acquistata dalla nostra associazione, di ben altro valore e qualità, che si intendeva donare al Comune e quindi all’intera cittadinanza».
«Parimenti, - aggiungono - non sono state affrontate evidenti ed annesse problematiche, quali quelle dei parcheggi dell’area, che restano dunque irrisolte e sono legate a manifestarsi fin da subito, non contribuendo affatto alle esigenze di mobilità di noi diversamente abili e rispettive famiglie che devono accompagnarci al mare».
«Per questi ed altri motivi, – continuano - chiediamo all’Amministrazione comunale, al fine di evitare inutile dispendio di soldi pubblici, e quindi a carico della collettività, nonché di tempo prezioso, di iniziare una fase di reale e proficuo confronto, basata su tutte le tematiche e problematiche che afferiscono il mondo della disabilità e non solo, e mettiamo a disposizione le nostre competenze anche in materia di reperimento risorse (si pensi ai cosiddetti “Peba”) pensati proprio per gli Enti locali su questo fronte».
«Un incontro che chiediamo al sindaco, o al vicesindaco, e all’assessore al ramo, Donatella Novellis, essendo lei, e non altri, la titolare della delega dei Diritti delle persone con disabilità, e che vorremmo vedere in prima linea su questo fronte. La Rete Italiana Disabili è, come sempre, pronta nell’esclusivo interesse della comunità» concludono.