1 ora fa:Influenza, domani (finalmente) arrivano i vaccini a Bocchigliero. Domenica a Campana
3 ore fa:Calcio dilettantistico, il Premio StadioRadio approda nell’Alto Jonio
3 ore fa:Alta velocità, Stasi attacca: «Una tecnocrazia strapagata condanna la Calabria al Medioevo dei trasporti»
2 ore fa:Casa Serena e il caso del concorso per il direttore amministrativo: «Serve trasparenza totale»
1 ora fa:Co-Ro dice "no" alla violenza di genere: il Parco Fabiana Luzzi diventa voce delle vittime
17 minuti fa:Colpo di mercato della Rossanese: arriva David Bessa
47 minuti fa:Orrico (M5s) chiede lumi a Occhiuto sulla chiusura del Consultorio di Cariati: «Servono risposte»
4 ore fa:Natale in Co.Ro 2025/2026: il Comune avvia la procedura per la ricerca sponsor
2 ore fa:Sistema penitenziario calabrese, Fns Cisl chiede maggior dialogo
4 ore fa:L'Unical cresce nel Global Ranking di Shanghai e con Water Resources entra nella top 100 mondiale

La Regione approva la delibera per l’assegnazione dei beni confiscati alle associazioni di coesione sociale

1 minuti di lettura

CATANZARO - La giunta, su proposta del presidente, Nino Spirlì, ha approvato un atto di indirizzo per l’uso a fini di coesione e inclusione sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata di proprietà della Regione Calabria.

È quanto si può leggere in un comunicato stampa presente sul sito della Regione.

«Al fine di consentire il conseguimento del riscatto sociale, con la partecipazione di cittadini e delle associazioni del terzo settore, la Regione – è scritto nella delibera – dà indirizzo ai dipartimenti competenti di soddisfare le finalità relative all’inclusione sociale».

«È volontà della giunta – si sottolinea – perseguire tali scopi mediante gli enti “dopo di noi”, in considerazione di uno sguardo più attento al periodo di vita delle persone con disabilità severa successivo alla scomparsa dei genitori o familiari più prossimi e delle persone che vivono condizioni di esclusione e marginalità».

La Regione si pone inoltre i seguenti obiettivi: «l’integrazione della parte più fragile della popolazione, per contrastarne l’esclusione sociale e garantirne la partecipazione attiva nella vita socio-economica della collettività»

«La realizzazione di spazi da destinare all’erogazione di servizi pubblica utilità (asili nido, presidi di assistenza per gli anziani, centri ricreativi) o progetti di interesse pubblico dai quali possano originare nuove opportunità lavorative per i giovani e le fasce più fragili»

«La creazione e il sostegno di nuove opportunità lavorative per i giovani e le fasce più deboli della popolazione producendo nel contempo beni e servizi di interesse pubblico».

La giunta ha infine deliberato di richiedere all’agenzia nazionale «la modifica della destinazione finale per i beni assegnati e non ancora conferiti affinché l’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità possa soddisfare le predette esigenze».

«L’uso per fini sociali dei beni confiscati alla malavita organizzata – commenta il presidente Spirlì – è un passo avanti per la Calabria, oltre che un grande segno di civiltà. Immobili e terreni coltivabili saranno destinati ad associazioni che si occupano del “dopo di noi” e della tutela di disabili, anziani, ex detenuti e giovani con difficoltà di inserimento sociale».

«Beni frutto di azioni malvagie saranno finalmente utilizzati per garantire assistenza e sostegno a chi ha più bisogno. Questo atto rappresenta quella marcia in più che la nostra terra deve darsi per costruire il suo futuro».

Antonio Giorgio Lepera
Autore: Antonio Giorgio Lepera

Classe '95, determinato, ambizioso e buona forchetta, è sin da giovane appassionato di videogiochi, sport , musica e del mondo orientale. Abbraccia la chitarra in giovane età, per poi provare la carriera da musicista trasferendosi a Londra. Dopo l'esperienza di due anni in terra inglese, decide di ritornare in Italia per abbandonare definitivamente il suo sogno più grande. Conclude gli studi universitari laureandosi in Interpretariato e Comunicazione a Milano, in lingue Cinese e Inglese. Studia al momento per diventare un giornalista professionista in ambito sportivo o radiofonico.