Cassano Jonio, rimosse auto abbandonate vicino l’Ufficio Postale
In precedenza, in un’altra analoga operazione, si era proceduto nel parcheggio a latere di Corso Garibaldi.
CASSANO JONIO - Su input del sindaco della Città di Cassano Jonio, Gianni Papasso, sempre attento al decoro e all’igiene urbana, sono state rimosse, con un’operazione coordinata dagli operatori della Polizia Locale e con l’ausilio di un mezzo adibito a soccorso stradale messo a disposizione da un’officina che opera sul territorio, alcune auto da tempo segnalate in stato di abbandono e prive di contrassegno assicurativo.
È quanto fa sapere in un comunicato stampa lo stesso Comune di Cassano Jonio, le auto si trovavano nell’area adibita a parcheggio pubblico adiacente l’Ufficio Postale su via Garbagnate Milanese. In precedenza, qualche giorno prima, in un’altra analoga operazione, si era proceduto nel parcheggio situato a latere di Corso Garibaldi, di fronte Piazza Pertini, I mezzi, sono stati trasferiti presso il centro di raccolta dell’ex autoparco comunale.
Secondo la normativa vigente, un veicolo viene considerato abbandonato se manca di targa e/o contrassegno nonché di parti essenziali per l’uso o la conservazione. Ulteriori elementi sono la presenza del veicolo nello stesso posto da molto tempo, l’alto numero di segnalazioni o informazioni assunte dai cittadini e la presenza di sporcizia o erba sotto la vettura.
A commento dell’operazione che può definirsi di “decoro urbano e legalità”, il primo cittadino ha ribadito l’impegno dell’amministrazione comunale a salvaguardia del decoro urbano e per il rispetto della legalità, elementi essenziali che caratterizzano l’immagine della cittadina e l’agire della comunità locale.
Nel caso in cui non si esegue subito la rottamazione, i veicoli rimangono ‘a disposizione’ per 60 giorni al fine di permettere eventualmente ai proprietari di reclamarli, tornando in possesso dei mezzi previo pagamento delle spese e ferme restando eventuali altre contestazioni. Altrimenti diventano a tutti gli effetti un ‘rifiuto’ con conseguente cancellazione dal Pra e successiva demolizione.