Martilotti sulla sardella: «L’assessore pescatore e la ripartenza della pesca artigianale»
Il presidente del Comitato Pescatori Calabria torna a parlare di uno dei prodotti più identitari dello Ionio cosentino
CORIGLIANO-ROSSANO - «Siamo sorpresi positivamente nell’aver visto l’Assessore regionale all’Agricoltura su una barca da pesca con i pescatori per dare l’avvio alla “campagna di pesca sperimentale della sardella” per gli anni 2021 e 2022».
A sostenerlo è Salvatore Martilotti presidente del “Comitato Pescatori Calabria”: «è un passo in avanti – dichiara - per preparare una proposta di “Piano di gestione” da presentare all’Unione europea dopo i riscontri scientifici e socio-economici a conclusione della ricerca da parte dalla struttura scientifica alla quale la Regione Calabria ha affidato questa ricerca sperimentale. Per fugare ogni dubbio, non contestiamo l’esclusione dei nostri associati dalla partecipazione a questo tipo di pesca sperimentale che ci può anche stare, ma certamente non si possono condividere le “modalità silenziose” di un agire che non aiuta il settore, ma contribuisce solo ad impoverirlo e ricacciarlo all’indietro. E, comunque, in televisione è piaciuto a tanti nostri marinai “l’Assessore pescatore”, rimandando al mittente “strascichi stucchevoli” di qualcuno che si sarebbe lamentato per la citazione fatta nel servizio televisivo pubblico dedicato a rappresentanti di pescatori non invitati all’avvio del “piano sperimentale” di questa significativa pesca tradizionale».
Martilotti si chiede se si può rispondere a parole cacofoniche? «Prendiamo atto che cambiano le situazioni, passano gli anni, lo sviluppo del settore frena, ma l’agire è sempre uguale con un futuro incerto. E, pertanto, è difficile far comprendere che si può anche appartenere ad una visione dello sviluppo e a una cultura diversa rispetto alla difficile realtà. Programmare e realizzare lo sviluppo futuro di un comparto in crisi e in forte cambiamento, necessita, in particolare, di affidarsi alla cultura dell’inclusione che, concretamente, significa che nel settore pesca locale ci possono essere margini per progettare ed essere inclusivi, soprattutto, per delineare sia lo sviluppo di un approdo da pesca comunitario che coniugare identità e futuro di una Comunità costiera. Al momento, la vera novità, nell’avvio della pesca sperimentale, è stata quella “dell’assessore pescatore”. È una buona novità, ma vogliamo ricordare, ancora una volta, che non condividiamo le modalità di intervento per sostenere la piccola pesca artigianale (il segmento maggioritario della flotta regionale) durante questa lunghissima emergenza sanitaria da Covid-19 con il settore in ginocchio».
Infine, conclude: «Per una vera azione a sostegno, invece, il “Comitato Pescatori Calabria” è convinto che sarebbe più opportuno coinvolgere tutti i pescatori convocando, anche on-line, la “Consulta regionale della pesca” per condividere gli strumenti più adeguati, compreso bonus per i piccoli pescatori artigianali e per le micro-imprese, in prevalenza, a conduzione famigliare, per cercare di far ripartire il settore al tempo del Covid-19 come hanno fatto altre Regioni. Ricordiamo che la vicina Regione Campania – conclude Salvatore Martilotti - sta sostenendo la pesca e l’acquacoltura con cinque milioni di euro, invece in Calabria 500 mila euro (con le modalità UE che sono più applicabili ai motopescherecci che tradizionalmente sono obbligati al fermo pesca), di fatto escludono la stragrande maggioranza della flotta che è costituita da battelli di pesca artigianale e che ha una operatività totalmente diversa dai circa 200 motopescherecci di grosse dimensioni rispetto alle circa 600 imbarcazioni di pesca artigianale. La performance giornalistica è più da campagna elettorale, ci vuole ben altro per sostenere il settore in questa grave emergenza sanitaria. La sostenibilità sociale e l’inclusione mettiamola al centro del dibattito per far ripartire il settore pesca, magari anche con equità per superare le criticità economiche di un settore rilevante dell’alimentazione anche al tempo del Covid».