Domenico Lo Polito: «Urge il compimento del diritto alla salute»
Il Sindaco di Castrovillari parla di sanità territoriale: «Non si può più attendere»
CASTROVILLARI - «Sarebbe un peccato gravissimo sprecare quanto avvenuto – e ancora sta capitando nel Paese per l’emergenza epidemiologica in atto – senza accogliere la provocazione per un cambiamento necessario che bussa con forza alla porta di un sistema sanitario che ormai scricchiola da ogni lato».
Lo ha ribadito il Sindaco della città di Castrovillari, Domenico Lo Polito, rilanciando la necessità di fare in fretta e bene per quella “rete” che dovrebbe tutelare il bene salute, apparsa fragile in questo Tempo di pandemia a tal punto da far assumere allo Stato, a più livelli, azioni e misure eccezionali, rafforzate recentemente dalla somministrazione dei vaccini.
Ecco perché l’importanza di “mettere a punto” gli “ingranaggi” di una “trasmissione” che soffre difficoltà nell’erogare servizi e “di partecipare, in questi giorni- rammenta pure, dato il momento- alla Giornata di Raccolta del Farmaco presso le farmacie per donare ed operativa sino al 15 febbraio”.
«È fondamentale, insomma, che le donne e gli uomini della Sanità costruiscano adeguatamente quella Territoriale, la quale necessita proprio della realizzazione di comunità di professionisti, e non solo, pronte a condividere esperienze, casi clinici, progettualità ed innovazione. Le esperienze, in sinergia, che abbiamo avviato in questi mesi e stiamo vivendo- aggiunge Lo Polito- a tutela della collettività e contro il rischio da contagio da covid, ce lo hanno testimoniato».
«Veri e propri snodi- riprende- per rivisitare il rapporto con i livelli assistenziali, esigenti, sempre più, di attenzioni diffuse e ben raccordate». Le cure primarie, per la prevenzione, non a caso, sono il luogo di prossimità dove il bisogno della persona viene preso in carico secondo princìpi di globalità, continuità e integrazione degli interventi.
«Per tale motivo- afferma il primo cittadino- c’è bisogno di collaborazione fra i vari soggetti, come la pandemia ha dimostrato sottolineando che nessuno può risolvere i temi della salute da solo, ma integrando scienza e coscienza. Fattori che hanno fornito esperienze a riprova della validità di una imprescindibile sanità territoriale, necessaria per accompagnare meglio le persone affette dalle patologie».
Da qui l’importanza e l’urgenza di costruire sistemi sanitari idonei con chi lavora sul campo e come la situazione attuale sollecita. «Niente, per altro, poi, è più dannoso- conclude Lo Polito, riferendosi a ogni ambito- di risposte concepite a tavolino».