Lago di Tarsia e foce del fiume Crati, habitat per molte specie minacciate di estinzione
Gli straordinari dati relati al monitoraggio confermano l’importanza ecologica delle due ZSC
TARSIA – Nelle due ZSC (zona speciale di conservazione) Lago di Tarsia e Foce del fiume Crati è stata accertata la presenza del 51,51% dei mammiferi, del 45,94% degli uccelli, del 55,56% degli anfibi e del 66,67% dei rettili di interesse comunitario inseriti nel Protocollo di monitoraggio della Rete Natura 2000 calabrese, con molte specie le cui popolazioni a livello nazionale sono stimate in poche unità e valutate come minacciate ed in pericolo di estinzione.
Anche per gli habitat il lavoro ha consentito di mappare 22 habitat di interesse comunitario di cui 4 prioritari. Nel complesso nella zona costiera inclusa nella ZSC “Foce del fiume Crati” sono stati rinvenuti 6 diversi habitat dunali, corrispondenti al 54,5% di tutti quelli presenti in Italia e al 75% di quelli individuati nei Siti Natura 2000 di tutta la Calabria.
Questi sono stati i risultati del progetto “Monitoraggio delle specie di fauna, di flora e degli habitat inclusi nelle Direttive Habitat (92/43/CE) e Uccelli (2009/147/CE) delle Zone Speciali di Conservazione Lago di Tarsia e Foce del fiume Crati” e pubblicati in un report.
Il progetto è stato realizzato dall’Ente gestore delle Riserve Lago di Tarsia - Foce del Crati/Amici della Terra nell’ambito del P.O. Calabria 2014-2020 messo in atto dalla Regione Calabria, Dipartimento Ambiente e Territorio, con la finalità di ottemperare a quanto previsto dalla Direttiva Comunitaria 92/43/CE, meglio nota come Direttiva “Habitat”, la quale obbliga gli Stati membri alla redazione di rapporti periodici sui dati provenienti dal monitoraggio dello stato di conservazione di tutte le specie e gli habitat di interesse comunitario. Un lavoro che la Regione Calabria ha svolto in stretto coordinamento con il Ministero dell’Ambiente e l’Ispra.
L’attività condotta dall’Ente gestore delle Riserve/Amici della Terra ha permesso di acquisire interessanti dati quali-quantitativi ed effettuare una comparazione quantitativa delle specie di fauna e flora da monitorare per come da Protocollo. Per gli habitat ha consentito di mappare la loro esatta localizzazione e d’individuarne di nuovi, presenti nel Protocollo di monitoraggio regionale ma non indicati precedentemente per le ZSC Lago di Tarsia e Foce del fiume Crati.
Straordinari i dati ottenuti per le specie e per gli habitat considerati di interesse comunitario sulla base della normativa europea.
I risultati del lavoro coordinato dalla Regione Calabria, Settore Parchi ed Aree Naturali Protette, è stato trasmesso all’Ispra per la validazione e al Ministero dell’Ambiente per la trasmissione alla Commissione Europea, Direzione Generale Ambiente, i cui dati sono già disponibili nella banca dati e consultabili sul portale www.natura2000.eea.europa.eu.
Il lavoro realizzato conferma l’importanza ecologica delle due ZSC e il ruolo che rivestono per la tutela della biodiversità regionale.