19 ore fa:Sibari, completate le operazioni di sgombero nell'area dell'ex Chiesa di Sant'Eusebio
19 ore fa:Rischio sismico, la faglia attiva nella Calabria del nord-est
48 minuti fa:Stop al numero chiuso a Medicina, al Senato via libera al testo base
3 ore fa:Nuova sede per il museo di Vaccarizzo Albanese, un autentico scrigno di cultura Arbëreshe
18 ore fa:Ponte sullo Stretto, Ferrara (M5s): «Contrari al finanziamento di un'opera non prioritaria»
18 ore fa:Criminalità a Cassano Jonio, Garofalo: «Non abbiamo bisogno di comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica»
1 ora fa:Il terremoto e lo tsunami del 1836 che colpì Rossano ma rase al suolo Crosia
17 ore fa:Corigliano-Rossano, arrestato un 36enne per spaccio di sostanze stupefacenti
5 ore fa:L’alberghiero “K. Wojtyla” di Castrovillari punta sui percorsi altamente formativi
4 ore fa:Ultimati i lavori del campo di padel di Cariati nei pressi del centro sociale

Lago di Tarsia e foce del fiume Crati, habitat per molte specie minacciate di estinzione

1 minuti di lettura

TARSIA – Nelle due ZSC (zona speciale di conservazione) Lago di Tarsia e Foce del fiume Crati è stata accertata la presenza del 51,51% dei mammiferi, del 45,94% degli uccelli, del 55,56% degli anfibi e del 66,67% dei rettili di interesse comunitario inseriti nel Pro­tocollo di monitoraggio della Rete Natura 2000 cala­brese, con molte specie le cui popolazioni a livello nazionale sono stimate in poche unità e valutate come minacciate ed in pericolo di estinzione.

Anche per gli habitat il lavoro ha consentito di mappare 22 habitat di interesse comunitario di cui 4 prioritari. Nel complesso nella zona costiera in­clusa nella ZSC “Foce del fiume Crati” sono stati rinvenuti 6 diversi habitat dunali, corrispondenti al 54,5% di tutti quelli presenti in Italia e al 75% di quelli individuati nei Siti Na­tura 2000 di tutta la Calabria.

Questi sono stati i risultati del progetto “Monitoraggio delle specie di fauna, di flora e degli habitat inclusi nelle Direttive Habitat (92/43/CE) e Uccelli (2009/147/CE) delle Zone Speciali di Conservazione Lago di Tarsia e Foce del fiume Crati” e pubblicati in un report.

Il progetto è stato realizzato dall’Ente gestore delle Riserve Lago di Tarsia - Foce del Crati/Amici della Terra nell’ambito del P.O. Calabria 2014-2020 messo in atto dalla Regione Calabria, Dipartimento Ambiente e Territorio, con la finalità di ottemperare a quanto previsto dalla Direttiva Comunitaria 92/43/CE, meglio nota come Direttiva “Habitat”, la quale obbliga gli Stati membri alla redazione di rapporti periodici sui dati provenienti dal monitoraggio dello stato di conservazione di tutte le specie e gli habitat di interesse comunitario. Un lavoro che la Regione Calabria ha svolto in stretto coordinamento con il Ministero dell’Ambiente e l’Ispra.

L’attività condotta dall’Ente gestore delle Riserve/Amici della Terra ha permesso di acquisire interessanti dati quali-quantitativi ed effettuare una comparazione quantitativa delle specie di fauna e flora da monitorare per come da Protocollo. Per gli habitat ha consentito di mappare la loro esatta localizzazione e d’individuarne di nuovi, presenti nel Protocollo di monitoraggio regionale ma non indicati precedentemente per le ZSC Lago di Tarsia e Foce del fiume Crati.

Straordinari i dati ottenuti per le specie e per gli habitat considerati di interesse comunitario sulla base della normativa europea.

I risultati del lavoro coordinato dalla Regione Calabria, Settore Parchi ed Aree Naturali Protette, è stato trasmesso all’Ispra per la validazione e al Ministero dell’Ambiente per la trasmissione alla Commissione Europea, Direzione Generale Ambiente, i cui dati sono già disponibili nella banca dati e consultabili sul portale www.natura2000.eea.europa.eu.

Il lavoro realizzato conferma l’importanza ecologica delle due ZSC e il ruolo che rive­stono per la tutela della biodiversità regionale.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.