Cariati, gli alunni del Giovanni di Napoli in videoconferenza con lo scrittore Domenico Marino
Il giornalista: «Non spegnete mai la luce della curiosità»
CARIATI - Le restrizioni di contrasto alla pandemia non hanno fermato l’attività “culturale” dell’Istituto Comprensivo di Cariati, che, grazie alla tecnologia informatica, è continuata in videoconferenza, offrendo agli alunni nuove opportunità di incontro, di formazione e di partecipazione. E, proprio in modalità telematica, si è svolto poco prima delle festività natalizie, l’incontro delle classi quinte del plesso “Giovanni di Napoli” con lo scrittore e giornalista Domenico Marino.
L’incontro, organizzato nell’ambito della manifestazione nazionale “Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole”, che prosegue con diversi eventi oltre le giornate dedicate, è stato preparato nelle classi nel periodo precedente; attraverso gli articoli pubblicati su “Gazzetta del Sud”, di cui Marino è redattore, e la lettura di due dei suoi libri, “Le avventure di Pino il Calzino” e “La tomba di Erodoto”, gli alunni hanno potuto approfondire i due aspetti che contraddistinguono Domenico Marino e che, ha precisato, «sono entrambi basati sulla parola»: la professione di giornalista (la 5°A) e la passione dello scrittore (la 5°B).
In questo modo è stato possibile avviare un intenso dialogo tra autore e alunni, che lo hanno sottoposto a un fuoco di fila di domande sulla sua attività e le sue opere. Il confronto è stato condotto sui binari della simpatia e della cordialità.
Alla platea di alunni, attentissimi e partecipi fino all’ultimo minuto, Domenico Marino ha infine raccomandato: «Leggete quello che volete, ma leggete; un buon libro è il migliore amico che possiate avere ora e nel futuro. Soprattutto non spegnete mai la luce della curiosità, che sarà la vostra ricchezza e mi raccomando… non spiate di notte i calzini, solo ricordate che anche quelli spaiati, come le persone deboli, hanno importanza e un compito da svolgere nel mondo!».
L’incontro con lo scrittore e giornalista, accolto con favore dalla dirigente Agatina Giudiceandrea, è stato curato dalle docenti di italiano delle due classi, Maria Scorpiniti e Assunta Scorpiniti, con la collaborazione della collega Donatella Oliverio, che si è occupata della parte tecnica e la partecipazione delle insegnanti Teresa Caruso e Maria Talarico.