Campana tende una mano alle popolazioni di Gaza e del Myanmar
Opere di carità che si sommano alle innumerevoli iniziative parrocchiali, che contribuiscono a rendere più unita la comunità del piccolo borgo della Sila Greca

CAMPANA - Spesso si parla delle piccole comunità della Sila Greca, come Campana, per i disagi che vivono quotidianamente, come la carenza di servizi, le strade dissestate o la mancanza di lavoro, ma anche lì, tra mille difficoltà, può germogliare il seme della solidarietà.
Ce lo racconta il Parroco, don Francesco Bomentre, che ci rivela che l'Oratorio di Campana è un luogo pulsante, fatto di volontari, bimbi e fedeli che si mettono a disposizione per portare avanti tanti piccoli, grandi, progetti. Uno di questi riguarda il mercatino di Natale 2024 i cui proventi sono stati devoluti per inviare aiuti a Gaza, tramite il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, che ha inviato una lettera alla comunità di Campana per ringraziarla del bellissimo gesto.
«Caro don Francesco - si legge nella missiva - l'Ufficio Amministrativo mi ha informato di aver ricevuto il 14 gennaio 2025 un accredito di millequattrocento euro, come dono per l'acquisto di beni di prima necessità per le famiglie di Gaza. Ringrazio te e quanti hanno contribuito a questo generoso segno di solidarietà e di vicinanza alla Chiesa di Gerusalemme. Assicuro il mio ricordo nella preghiera è invio i saluti più riconoscenti augurando un secondo cammino di quaresima».
Alla raccolta fondi hanno contribuito anche la Confraternita Maria Santissima di Costantinopoli e i fedeli della parrocchia.
Ricordiamo che la Parrocchia cattolica di Gaza ospita più di 600 rifugiati, a cui riesce a dare da mangiare proprio grazie alle opere di carità che giungono da tutto il mondo.
I proventi dell'ultimo mercatino, quello tenutosi a Pasqua, saranno devoluti, invece, per la popolazione del Myanmar colpita lo scorso 28 marzo, da un tremendo terremoto di magnitudo 7.7, il più forte degli ultimi cento anni. Qui, purtroppo, il bilancio ufficiale parla di almeno 3.700 morti e 4.800 feriti, ma i numeri reali sono probabilmente molto più alti. A più di un mese di distanza da quel terribile sisma, secondo quanto emerso dai dati diffusi da Save the Children, sono ancora oltre 40.000 persone che vivono in tende o rifugi precari. Qui, dove c'è davvero bisogno, giungeranno i soldi raccolti a Campana.
Opere di carità che si sommano alle innumerevoli iniziative parrocchiali che contribuiscono a rendere più unita la comunità di Campana; come l'aiuto che le maestre delle elementari in pensione offrono ai bambini del progetto Sae con il doposcuola; o la suggestiva lettura in arabo, durante la veglia di Pasqua, del Vangelo che hanno letto i cristiani arabi in Palestina. La lettura è stata affidata a Natalia Maio, studentessa dell'università Orientale di Napoli. Un gesto semplice, ma colmo di significato che ha raccolto anche il plauso dei padri francescani. «Volevamo semplicemente mostrare che la lingua araba non è e non dev'essere associata al fondamentalismo islamico. Si può parlare l'arabo anche nella messa di Pasqua di un piccolo borgo calabrese» chiosa don Francesco.
Piccoli-grandi progetti, dicevamo, che portati avanti con perseveranza e fede, riescono a riaccendere la luce della speranza.