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Il fascino e il mistero delle Połëcënellë Bielle e Brutte

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ALESSANDRIA DEL CARRETTO - Il fascino, il mistero e l'originalità dello storico carnevale di Alessandria del Carretto riescono ad ammaliare quanti si recano in questo angolo della Calabria per partecipare a uno dei carnevali più antichi e interessanti del sud Italia.

Le Połëcënellë Bielle e Brutte sono le maschere tipiche di questo borgo incastonato nel Parco Nazionale del Pollino. Alla lettera significa “Pulcinella Belli e Brutti”. Si tratta di maschere misteriose che sfilano per le vie del paese coinvolgendo, con musiche e danze, o facendo scherzi a quanti le incontrano.

Le Połëcënellë Bielle rappresentano l'impulso apollineo alla vita e alla bellezza e alla vitalità. Il loro abito bianco è abbellito da nastri e accessori variopinti. Indossano cappelli colorati e grandi mantelli sotto i quali nascondono dei campanacci che risuonano a ogni balzo. Hanno in mano un bastoncino con dei pon-pon colorati (dicono che essere "sfiorati" da questi pon-pon, o vederli ondeggiare in aria, porti fortuna). Le Połëcënellë Brutte, invece, rappresentano il caos e i mali del mondo (lanciando in aria la cenere, cercano di oscurare e sporcare quanto di bello c'è).

Mentre la danza delle prime è un inno di gioia che preannuncia in modo festoso l'arrivo della primavera e incanta grandi e piccini, la corsa delle seconde spaventa e inquieta. Così si mette in scena, in una danza vorticosa, la lotta catartica fra il disordine e l'ordine, tra la morte e la rinascita, tra l'inverno e la primavera.

Il corteo è infine completato dall'Ursë, un uomo camuffato da animale (ha l'aspetto di un toro) a simboleggiare l’irruzione delle forze della natura, e del Coremmë, incarnazione della Quaresima col viso sporco di cenere.

«Scacciuni, Fimmini, Cavalieri e Fioraia», domenica 23 febbraio, hanno inondato i vicoli del borgo calabrese portando colori e gioia. La vestizione delle Połëcënellë è avvenuta in una delle stanze al pian terreno di Palazzo Chidichimo, lo stesso luogo che custodisce il prezioso Museo Alessandrino della Maschere. 

Quest'anno la manifestazione è stata arricchita dalla presenza degli ospiti di Cattafi (frazione di San Filippo del Mela, paese in provincia di Messina), mentre nei giorni precedenti sono state le Połëcënellë Bielle e Brutte di Alessandria a spostarsi in Sicilia, in una sorta di gemellaggio tra tradizioni pluricentenarie dall'inestimabile valore. 

(foto di Felicia Sommario)


 

Giusi Grilletta
Autore: Giusi Grilletta

Da sempre impegnata in attività per il prossimo, è curiosa, gentile e sensibile. Laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione, consegue la magistrale in Teoria e Metodi per la Comunicazione presso l’Università degli Studi di Milano. Consegue una seconda laurea magistrale in Pedagogia per ampliare le sue conoscenze. Ha lavorato presso agenzie di comunicazione (Lenin Montesanto Comunicazione e Lobbing) e editori calabresi (Falco Editore). Si è occupata di elaborare comunicati stampa, gestire pagine social, raccogliere e selezionare articoli per rassegne, correggere bozze e valutare testi inediti. Appassionata di scrittura, partecipa a corsi creativi presso il Giffoni Film Festival e coltiva la sua passione scrivendo ancora oggi racconti (editi Ilfilorosso) che trasforma in audio-racconti pubblicati sul suo canale YouTube. Ama la letteratura, l’arte, il teatro e la cucina.