Dalla Germania a Paludi in bici per riabbracciare i nonni
L'avventura di Lucia e del fidanzato Thomas, che hanno percorso più di 1100 chilometri in bici per raggiungere il piccolo borgo del Nord Est della Calabria. Un'idea nata per caso, che si è trasformata in un'impresa sportiva emozionante
PALUDI - «Ho potuto riabbracciare nonna Angelina, nonno Clemente e zia Andreina dopo 5 anni». Commozione, felicità e anche un pizzico di orgoglio nelle parole di Lucia, una giovane di 27 anni che ha deciso, insieme al fidanzato Thomas, di partire con la bici dalla Germania il 20 settembre alla volta di Paludi. Dodici giorni dopo sono arrivati nel piccolo borgo del Nord est della Calabria.
Entrambi sono amanti delle due ruote, anche se nella vita non sono sportivi di professione, ma studenti. «L'idea - ci racconta Lucia - è nata quasi per caso. Stavamo guardando un film su una coppia di giovani che ha compiuto un'impresa simile negli Stati Uniti e abbiamo deciso di metterci in gioco».
Così, "armati" di bici e carrellino stracolmo di tutto l'occorrente per affrontare il lungo viaggio (tende, viveri e quant'altro), sono partiti da Singen e hanno percorso circa 1100 chilometri per raggiungere la Calabria.
Un'avventura che, seppur studiata nei minimi dettagli, ha avuto anche tanti intoppi. «Da Monaco a Verona abbiamo percorso i primi 500 chilometri, ma una volta arrivati lì abbiamo dovuto prendere il treno per spostarci fino ad Ancora per via delle condizioni climatiche davvero sfavorevoli. Poi da Ancona abbiamo ripreso le nostre bici fino a Paludi».
«Abbiamo percorso l'Adriatica - spiega - cercando sempre strade idonee, ma non è stato semplice. Nel Nord Italia sono molte le piste ciclabili, purtroppo al Sud in molti tratti mancano. Arrivati in Calabria abbiamo cercato di percorrere sempre il vecchio tratto della strada Statale 106, per evitare il nuovo tratto (molto più trafficato e pericoloso) o comunque scegliere trade alternative… anche se alcune volte le strade indicate su Google maps non erano realmente percorribili. Per questo motivo ci siamo fermati più volte per chiedere informazioni alle persone. Tutti super gentili, ci hanno aiutato molto durante questo nostro viaggio».
Una volta arrivati sono stati accolti dal caloroso abbraccio dei nonni. «Da piccola mi capitava più spesso di venire a Paludi in vacanza. Con lo studio è diventato un po' più complicato. Tornare e far conoscere questo territorio al mio fidanzato è stato davvero fantastico».
Ripartiti il 7 di ottobre, hanno deciso di prolungare il loro viaggio in Italia, passando anche dalla Sardegna prima di rientrare in Germania. Una splendida impresa sportiva che li ha sicuramente arricchiti nell'animo.