12 ore fa:La Vignetta dell'Eco
9 ore fa:Corigliano Calcio, vittoria e riscatto: 3-1 al Mirto
13 ore fa:Quando Alda Merini venne a Cariati: il racconto di Rocco Taliano Grasso
13 ore fa:Altomonte custodisce la Reliquia del Medico Santo, Giuseppe Moscati
10 ore fa:Un giorno per ricordare chi non c'è più. Ci sarà tempo per le luci di Natale
9 ore fa:Festa dell’Accoglienza al Polo dell’Infanzia Magnolia: un’esperienza di condivisione, gioia e consapevolezza
11 ore fa:De Gasperi parla ai giovani: al Castello Ducale la mostra accende le coscienze
11 ore fa:Identità e tradizione, Castrovillari celebra "La Calabria delle Radici”
14 ore fa:“L’Alternativa per Paludi" incontra i cittadini: Cortese denuncia aumenti TARI e disservizi comunali
8 ore fa:La stampa nazionale e internazionale promuove il progetto Mid Pop Design

Parla Elena la moglie di Yuri: «Ho visto mio marito portato via dai soldati contro la sua volontà»

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – La voce rotta dalle lacrime appena pronunciamo il nome di Yuri: «Mio marito è riuscito a scappare dal confine con la Polonia, ora si trova a Leopoli in cerca dell’Ambasciata italiana, per chiedere asilo, lui non vuole combattere» (leggi qui).

Le parole di Elena ci colpiscono nel profondo, mentre ci racconta che ha sentito suo marito finalmente, bloccato in Ucraina da una settimana, che ha acquistato una nuova scheda telefonica perché quella che aveva, il governo l’ha bloccata. Un matrimonio appeso ad un filo di voce, ad una sim di fortuna recuperata dal suo Yuri.

Raggiunta Leopoli via autostop dal paese in cui era stato bloccato dai soldati ucraini, una settimana trascorsa tra freddo e fame, senza servizi igienici e poi la fuga oggi verso l’unica città ancora (ma per poco) rimasta incolume dai bombardamenti russi. Il sito dell’Ambasciata italiana però è nascosto per motivi di sicurezza, abbiamo già documentato, tra le pagine dell’Eco l’encomiabile lavoro dell’ambasciatore Zazi (leggi qui) nel mettere in salvo i connazionali bloccati in Ucraina e 20 orfani abbandonati.

Yuri si trova solo ma sa che presto dovrà imbracciare le armi e andare al fronte, contro la sua volontà, è questione di ore. La moglie ci racconta il momento in cui sono stati separati al confine tra Ucraina e Polonia: «Eravamo sull’autobus che è arrivato al confine con 5 ore di ritardo, un viaggio estenuante. Siamo arrivati ad un posto di blocco, eravamo tranquilli perché Yuri era esonerato dal servizio militare proprio dal governo ucraino, per via di una grave patologia di cui è affetto. Ma i militari non hanno neanche visto i documenti, un minuto per salutarci e da quel momento ci hanno separati. Da quel momento sono rimasta sola».

Un incubo, uno shock quello vissuto da Elena, che ancora oggi non può credere di essere senza suo marito accanto e al pensiero che Yuri sia sotto le bombe, si sente morire. «Qualcuno deve aiutarci, Alex Capani sta sostenendo molto la nostra famiglia qui in Italia, ma Yuri sta rischiando la vita. Sento mio marito ogni giorno con sempre meno frequenza, l’angoscia mi risucchia e saper di non poter fare niente mi logora l’anima».

Francesca Sapia
Autore: Francesca Sapia

Ha due lauree: una in Scienze politiche e relazioni internazionali, l'altra in Intelligence e analisi del rischio. Una persona poliedrica e dall'animo artistico. Ha curato le rassegne di arti e cultura per diversi Comuni e ancora oggi è promotrice di tanti eventi di arti visive