15 ore fa:«Non ho scelto il coraggio, ho solo reagito». La lezione di Nino De Masi contro la 'ndrangheta | VIDEO
16 ore fa:Quando tutto tace: abitare il vuoto per riscoprire uno spazio fecondo
17 ore fa:Co-Ro, cresce l'attesa per l'evento sportivo di nuoto “Da Zero a 1400”
1 ora fa:Governare la Bellezza: a Pietrapaola nasce un Manifesto per il futuro del territorio
10 minuti fa:Violento pestaggio per una mancata precedenza, assolti tutti gli imputati
16 ore fa:Tara Canyon 2025: quell'avventura off-road tra bellezza, solidarietà e panorami mozzafiato
2 ore fa:Furgone in fiamme, salvo un camper con una bombola a bordo
14 ore fa:Corigliano-Rossano in festa per Sant'Onofrio: tra devozione, natura e antiche tradizioni
14 ore fa:A Corigliano-Rossano torna il Memorial Leone: al via oggi e gran finale lunedì
15 ore fa:La Vignetta dell'Eco

«Arrivare a Civita è un'odissea»: Tiziana e il sogno di tornare a vivere in Calabria

1 minuti di lettura

CIVITA - «Mia madre è anziana e vive da sola a Civita. Io lì ho una casa di proprietà e i miei figli, cresciuti con me a Verona, sono innamorati della Calabria. A lavoro mi è stato proposto un contratto in smart working. Tutto questo mi ha portato a riflettere sul futuro mio e della mia famiglia. Potrei tornare a vivere nella Regione dei miei genitori, potrei pensare di crescere i miei figli in questa splendida terra, ma i disagi che affronto ogni qual volta ho necessità di spostarmi mi frenano, mi spaventano e cancellano ogni visione idilliaca di vivere in un piccolo borgo».

Sono colme di amarezza le parole di Tiziana Perrone. I disservizi sono tanti ogni volta che deve affrontare il viaggio da Verona a Civita e non solo.

I prezzi degli autobus sono sempre più proibitivi, per non parlare delle tante ore di viaggio da affrontare. I due aeroporti più vicini (Bari e Lamezia) non sono affatto ben collegati e ogni volta bisogna chiedere passaggi in auto ad amici o parenti perché le coincidenze con gli autobus o i treni sono in orari scomodi.

«Mi è capitato di prenotare un volo da Verona a Bari. Chiedere un passaggio da Bari a Taranto, per poi prendere un autobus alle 3,50 del mattino per arrivare a Sibari e poi attendere altre due ore la coincidenza per Castrovillari e, infine arrivare a Civita dopo innumerevoli ore di viaggio e cambi: un’odissea».

La voglia di tornare in Calabria c’è… ma c’è anche il timore di consegnare i figli ad un futuro di “immobilità”.

«Gli amici di mio figlio – continua - vorrebbero raggiungerlo per le vacanze, ma anche loro sono titubanti per via dei collegamenti. È impensabile voler far decollare una regione in questo contesto, sia dal punto di vista turistico, che per una probabile “emigrazione di ritorno” che possa popolare i piccoli paesini dell’entroterra. Non basta la bellezza dei luoghi, il mare o il buon cibo. Sono necessari i servizi e i collegamenti».

No, non basta il calore della tua gente, i sapori della tua terra, né il profumo della zagara. Non si vive di sola poesia. Servono treni, autobus, strade. Serve un cambio di mentalità.

Giusi Grilletta
Autore: Giusi Grilletta

Da sempre impegnata in attività per il prossimo, è curiosa, gentile e sensibile. Laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione, consegue la magistrale in Teoria e Metodi per la Comunicazione presso l’Università degli Studi di Milano. Consegue una seconda laurea magistrale in Pedagogia per ampliare le sue conoscenze. Ha lavorato presso agenzie di comunicazione (Lenin Montesanto Comunicazione e Lobbing) e editori calabresi (Falco Editore). Si è occupata di elaborare comunicati stampa, gestire pagine social, raccogliere e selezionare articoli per rassegne, correggere bozze e valutare testi inediti. Appassionata di scrittura, partecipa a corsi creativi presso il Giffoni Film Festival e coltiva la sua passione scrivendo ancora oggi racconti (editi Ilfilorosso) che trasforma in audio-racconti pubblicati sul suo canale YouTube. Ama la letteratura, l’arte, il teatro e la cucina.