Il longobucchese Giovanni Forciniti taglia il traguardo della Maratona di New York
Il medico originario di Longobucco ha conquistato la medaglia finisher piazzandosi al 287° posto nella sua fascia d’età con un tempo ufficiale di 3 ore e 44 minuti
NEW YORK – Dalle montagne della Sila alle strade di Manhattan. Giovanni Forciniti, medico e atleta originario di Longobucco ha tagliato il traguardo della 54ª edizione della Maratona di New York, una delle prove più affascinanti e impegnative del calendario mondiale.
Con un tempo ufficiale di 3 ore e 44 minuti, Forciniti ha conquistato la medaglia finisher, il 287° posto nella sua fascia d’età e il 13.185° piazzamento assoluto, come riportato anche dal quotidiano statunitense The New York Times tra gli atleti sotto le cinque ore.
La corsa, che attraversa tutti e cinque i distretti di New York — Staten Island, Brooklyn, Queens, Bronx e Manhattan, fino all’arrivo a Central Park — è stata per l’atleta calabrese un viaggio simbolico “d’oltreoceano”, dove si sono intrecciati orgoglio, fatica e appartenenza.
A Gazzetta del Sud racconta la forza delle emozioni vissute lungo i 42 chilometri della Grande Mela: «Questa è la quattordicesima maratona che porto a termine. Ho corso anche la Major di Berlino, tutte emozionanti ma non come questa: al mio fianco c’erano campioni del mondo e, vedendo la maglia della Marathon Cosenza e lo striscione con il simbolo dell’Italia e il campanile di Longobucco, il pubblico mi incitava gridando: ‘Force Italy, I love!’».
Un percorso impegnativo, quello newyorkese, reso ancora più affascinante da una “marea umana” in continuo movimento e da un profilo altimetrico non sempre agevole. Forciniti ha gestito passo dopo passo ritmo e sensazioni fino alla volata conclusiva in Central Park.
Poi, in un passaggio particolarmente sentito dell’intervista, la dedica: «Dedico questa sfida alla società atletica Marathon Cosenza e ai longobucchesi nel mondo, in particolare a chi è emigrato a New York e ha dato lustro alle nostre radici silane e mediterranee. Dalle nostre montagne ho imparato la perseveranza, dal mare l’ascolto del cuore: è così che si trova l’equilibrio, ovunque».
Nelle gambe del dottore scorrono oltre 800 chilometri di maratone: tutte le principali Gold italiane — Roma, Venezia, Milano, Firenze, Bologna, Palermo, Padova, Taranto — la classica di Atene, la 50 km di Castelvecchio di Bologna e la Major di Berlino, dove ha fatto segnare un brillante 3:31:05. Un percorso sportivo in costante ascesa, alimentato da disciplina, passione e appartenenza, che continua a portare in alto il nome della Marathon Cosenza e di Longobucco nel mondo.