Il torneo di calcio aziendale di Ecoross regala grandi emozioni
Dopo settimane di partite, sorrisi e sano agonismo, il torneo “Sport, Ambiente e Solidarietà” è giunto lunedì 21 luglio alla sua attesa serata conclusiva

CORIGLIANO-ROSSANO – Dopo settimane di partite, sorrisi e sano agonismo, il torneo di calcio aziendale “Sport, Ambiente e Solidarietà” promosso da Ecoross è giunto lunedì 21 luglio alla sua attesa serata conclusiva, che ha chiuso in bellezza la seconda edizione di un’iniziativa sempre più partecipata e sentita. L’evento, ospitato presso il Centro Sportivo ASD Rossano Sport grazie alla collaborazione e disponibilità di Manlio e Fulvio Belgrado, ha rappresentato un momento di forte coesione che ha saputo coniugare competizione, solidarietà e senso di appartenenza.
Il programma ha visto prima disputarsi la finale per il 3°/4° posto tra Parco Biometano e Amici Determinati, seguita dalla Finalissima tra F.C. Stoccaggio e I Compostabili, con un pubblico partecipe composto da colleghi, amici e familiari. A conquistare il primo posto è stata la squadra F.C. Stoccaggio, che si è imposta con grinta e determinazione. La serata si è poi conclusa con le premiazioni, un momento conviviale e, soprattutto, con la consegna della donazione al Centro Antiviolenza Fabiana di Corigliano-Rossano, testimonianza concreta dell’anima solidale dell’iniziativa. Il Centro, nato nel 2013 in seno all’associazione Mondiversi Onlus dopo la tragica scomparsa della giovane Fabiana Luzzi, vittima di femminicidio, è impegnato nel sostegno alle donne vittime di violenza e nella promozione di una rete territoriale di protezione e consapevolezza.
Nel corso della serata molti giocatori hanno sottolineato l’importanza di condividere un’esperienza che rafforza i legami tra colleghi, al di là della competizione. Lo sport si è rivelato uno strumento efficace per conoscersi meglio, sentirsi parte di un gruppo unito e vivere insieme momenti di leggerezza e divertimento, senza mai rinunciare all’impegno e alla voglia di vincere.
Il clima di sana rivalità è stato evidenziato anche dall’arbitro Emanuela Converso della sezione AIA Rossano: «Un torneo ben organizzato, in cui ho visto agonismo ma sempre nel rispetto delle regole. Ecoross ha avuto l’ottima intuizione di usare lo sport per rafforzare il senso di squadra».
Momento toccante della serata è stata la consegna della donazione al Centro Antiviolenza, rappresentato dal dott. Antonio Gioiello, presidente dell’associazione Mondiversi Onlus, e dalla psicologa Sonia Leonino: «Questi fondi – ha affermato la dott.ssa Leonino – saranno interamente destinati alle donne che si rivolgono al Centro e a quelle ospitate dalle tre case rifugio gestite da Mondiversi. È fondamentale che aziende del territorio come Ecoross scelgano di essere vicine a realtà come la nostra, sia per sensibilizzare sia per offrire un aiuto concreto a chi vive situazioni di violenza e vulnerabilità e ha bisogno di ricostruire la propria vita».
Tra il pubblico, anche le famiglie dei dipendenti hanno apprezzato l’iniziativa, sottolineando quanto il giocare insieme contribuisca a rafforzare le relazioni personali e l’amicizia anche al di fuori del lavoro, in un clima di partecipazione che trasmette un forte senso di appartenenza.
A chiudere la serata, le parole dei vertici aziendali. Eugenio Pulignano, fondatore di Ecoross, ha spiegato il senso del torneo: «Un’idea nata in seno allo staff per creare uno spazio comune di incontro e riunire tutti i reparti dell’azienda nonché operatori e dipendenti dei diversi cantieri. L’agonismo c’è, ma è sano, e serve a costruire legami duraturi».
Walter Pulignano, amministratore unico, ha infine sintetizzato così il cuore del progetto: «Il nome del torneo racchiude i valori in cui crediamo: sport perché unisce e insegna il rispetto delle regole, ambiente perché operiamo ogni giorno con abnegazione e professionalità per città più pulite e sostenibili, solidarietà per il nostro impegno costante al fianco del territorio. Questa è Ecoross: un’azienda che lavora con passione e che crede nel valore delle persone».
Applausi, sorrisi, abbracci. Ma soprattutto, la certezza che questo torneo ha lasciato anche stavolta un segno, dentro e fuori dal campo.