Sparatoria al lido Sant’Angelo: chiuso il cerchio in 24 ore
Polizia e carabinieri, coordinati dalla Procura di Castrovillari, hanno identificato e fermato i responsabili grazie a un lavoro investigativo capillare e instancabile. Domani la conferenza stampa

CORIGLIANO-ROSSANO - Prima un alterco nei pressi di un centro divertimenti, poi la rissa degenerata in sparatoria al lido Sant’Angelo. È stato un fine settimana di terrore quello vissuto a Rossano, ma in appena 24 ore la risposta dello Stato è arrivata, ferma e decisa. Gli agenti della Polizia Giudiziaria del Commissariato di Corigliano-Rossano e i Carabinieri del Reparto Territoriale, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Castrovillari guidata dal procuratore capo Alessandro D’Alessio, hanno infatti individuato e fermato i responsabili.
Secondo le prime ricostruzioni, dopo la sparatoria i tre coinvolti si erano subito spostati a Messina, ospiti di un conoscente, nel tentativo di far perdere le proprie tracce. Ma grazie a un lavoro serrato – fatto di testimonianze, visione delle telecamere di sorveglianza, pedinamenti e intercettazioni ambientali – le forze dell’ordine hanno chiuso la partita in tempi record fermando proprio nel capoluogo siciliano i tre indiziati di delitto. Si tratta di tre giovani di Corigliano-Rossano e tutti incensurati.
Un risultato che ha richiesto sforzi eccezionali da parte di magistrati, investigatori e forze dell’ordine, operanti in un contesto complesso come quello della Sibaritide, territorio vasto e carico di criticità, come ha ricordato di recente anche il procuratore di Napoli Nicola Gratteri in visita a Rossano. Nonostante organici ridotti e carichi di lavoro spesso insostenibili, gli uomini dello Stato hanno dato prova di efficienza e dedizione, restituendo un segnale di fiducia alla cittadinanza.
La sparatoria di lunedì scorso si inserisce in un clima sociale già appesantito dai gravi fatti di cronaca di giugno, consumatisi in circostanze simili e che avevano già spaventato residenti e turisti. Un clima di paura che rischia di compromettere seriamente l’economia turistica cittadina, piegata da episodi criminali che si susseguono e alimentano la percezione di insicurezza.
Proprio per questo, spiegano gli investigatori, si è ritenuto fondamentale dare una risposta immediata, ferma e visibile. Un obiettivo non solo giudiziario, ma soprattutto civico: ribadire che, nonostante le difficoltà, lo Stato c’è e continua a operare con uomini validi e determinati a difendere il territorio.
Inanto, domani (giovedì 24 luglio) alle ore 10.30, si terrà una conferenza stampa presso il Commissariato di Corigliano-Rossano alla presenza del Procuratore della Repubblica di Castrovillari, della Polizia di Stato e dei Carabinieri, per illustrare i dettagli delle operazioni relative ai fatti di cronaca.