Nei giorni scorsi il Sindaco di Roseto Capo Spulico, Rosanna Mazzia, è stata oggetto di un vile e volgare attacco sul noto social network Facebook da parte di un utente verbalizzato per un’infrazione al codice della strada. L’utente in questione si è lanciato in uno sproloquio in diretta facebook infangando e minacciando personalmente e istituzionalmente il Primo Cittadino, che a sua difesa ha presentato formale denuncia alle autorità.
A voler dare forza all’azione legale intrapresa dal Sindaco Mazzia si aggiunge il sostegno e la solidarietà da parte dell’intera Maggioranza Consiliare che, per voce del Capogruppo Prof. Vincenzo Blumetti e della Presidente del Consiglio Vanessa Franco, si è espressa in maniera unitaria contro questo attacco e contro ogni forma di comunicazione offensiva dell’immagine di Roseto Capo Spulico. «Interpretando il sentimento unanime dell’intero gruppo di maggioranza – afferma Vincenzo Blumetti - esprimo solidarietà umana e politica al Sindaco Rosanna Mazzia per il volgare attacco fatto da un utente su Facebook, che ha buttato veleno e fango non solo sul Sindaco, ma sull’intera Comunità di Roseto Capo Spulico.
La maggioranza consiliare ha dato mandato al Primo Cittadino di tutelare il buon nome di Roseto e di tutta la sua Comunità, distintasi per correttezza e trasparenza, solidarietà, accoglienza, e apertura democratica a qualunque contributo. Nel corso degli anni questa amministrazione e questa Comunità ha dato prova delle sue qualità morali. Non ultima, la donazione con il contributo dei cittadini di un ventilatore polmonare all’Ospedale Covid di Corigliano – Rossano. La nostra azione politica e amministrativa è stata spesso presa come esempio virtuoso di buone prassi che hanno portato il nome di Roseto Capo Spulico in contesti di rilevanza nazionale e internazionale.
A dimostrazione, i numerosi riconoscimenti ottenuti, tra cui la Bandiera Blu che sventola su tutto il nostro litorale da circa 20 anni, e l’appartenenza con orgoglio all’Associazione Borghi Autentici d’Italia, di cui il nostro Sindaco è Presidente Nazionale. Oggi siamo riconosciuti come una delle mete più importanti del turismo in Calabria e in tutto il territorio nazionale e questo è il frutto della capacità di intercettare progetti europei e non dell’”estorsione” da autovelox. Semmai è la nostra Comunità ad essere vessata dal Fondo di Solidarietà Comunale che ogni anno ci “estorce” oltre 600mila euro. Vorrei ricordare che
l’autovelox è uno strumento di controllo istituito da una legge dello Stato (il codice della strada), che gli autovelox sono installati a norma di legge e con limiti di velocità stabiliti per legge nei comuni di Rocca Imperiale, Montegiordano, Roseto, Amendolara (con postazione mobile ndr), Trebisacce, Villapiana, Cassano Allo Jonio, giusto per restare nel nostro territorio. Sottolineo la inopportunità politica e istituzionale del Like al video volgare e minaccioso contro il Sindaco e la Comunità di Roseto da parte del Sindaco di Trebisacce, Franco Mundo, da noi tutti letta come un atto di ostilità politica e amministrativa. L’azione legale è volta, oltre che alla tutela della Comunità di Roseto, alla tutela dell’Istituzione Sindaco, quale baluardo di democrazia sui territori». A tal proposito, la Presidente del Consiglio Comunale
, Vanessa Franco, sottolinea come «in Calabria, come in tanti luoghi del nostro Paese, governano numerosi Sindaci che si distinguono per competenza, programmazione e concretizzazione del progetto. Aggiungo con non poca fatica, impegno, costanza verso il ruolo che sono chiamati a svolgere e verso i cittadini che popolano quei territori.
E allora non posso che esprimere la mia vicinanza a tutti i Sindaci che quotidianamente sono sottoposti a questo tipo di trattamento che non fa onore al loro ruolo, non fa onore ai cittadini che popolano quei territori e non fa onore agli “autori». Infine, per il rispetto e il dovere che ho nei confronti del mio incarico alla Presidenza del Consiglio Comunale di Roseto Capo Spulico,
auspico fortemente per il futuro che il Consiglio Comunale tutto, sia concorde nel “disapprovare” gravi “manifestazioni” di questo tipo e, come in altre occasioni, sia unanime nel sostegno e nella difesa dei “DIRITTI e dei DOVERI”.