Ad Insiti il Parco dello Sport: il cuore del nuovo masterplane di Alfonso Femia
La prima porzione riguarda esclusivamente l’area comunale dell’ex impianto sportivo: 40mila metri quadrati davanti al nuovo Ospedale, con piscina indoor, vasche da 35 e 25 metri, campi polifunzionali, percorsi esterni e aree didattiche
CORIGLIANO-ROSSANO - Il masterplan elaborato da Atelier(s) Alfonso Femia su indirizzo dell’Amministrazione Stasi per la rigenerazione dell'area di Insiti, il cuore geografico e baricentrico di Corigliano-Rossano, si sviluppa su un’area complessiva di circa 247mila metri quadrati, suddivisi in quattro lotti funzionali. A oggi, però, l’unico segmento dotato di una proposta completa — con superfici, funzioni, schema planimetrico, stima economica e cronoprogramma — è il Lotto 1, che interessa esclusivamente i circa 40mila metri quadrati di proprietà comunale dove sorgeva l’ex impianto sportivo, davanti al nuovo Ospedale della Sibaritide.
Questa porzione costituisce il perimetro del progetto presentato dal Comune al bando nazionale del Governo per la rigenerazione delle aree dismesse. È quindi il punto da cui l’Amministrazione ha scelto di avviare il percorso di candidatura.
Il Lotto 1 si sviluppa su una superficie complessiva di circa 44.000 mq (il dato preciso oscilla tra 40 e 44 mila a seconda delle tavole), suddivisi in tre macro-componenti funzionali: Impianto sportivo e natatorio indoor; Aree sportive e ricreative outdoor; Parco didattico e percorsi pubblici.
Il sistema degli accessi si articola su due ingressi principali e su un tracciato interno che ricalca la maglia agricola esistente.
Il progetto di Femia prevede nel Lotto 1 l’insediamento delle seguenti funzioni: Piscina indoor da 35x21 metri (vasca principale); Vasca da 25 metri per nuoto e attività complementari; Spazi sportivi indoor polifunzionali; Palestra e ambienti di supporto; Aule e sale per attività didattiche e formative; Laboratori per attività sperimentali e ricerca (in collaborazione con Unical); Parco didattico con percorsi naturalistici e aree di educazione ambientale; Campi e spazi outdoor per attività sportive leggere; Aree di sosta e percorsi pedonali; Sistemazioni a verde con piantumazioni e recupero della trama rurale; Strade interne e parcheggi di servizio; Infrastrutture tecnologiche e fotovoltaico (potenza prevista: 150 kW).

La parte centrale del lotto è occupata dal volume sportivo–natatorio, mentre l’area esterna viene trattata come un parco lineare con funzioni distribuite secondo fasce parallele, in continuità con la trama agricola originaria.
Cosa non c’è nel Lotto 1
Nel masterplane manca un chiarimento fondamentale: il Lotto 1 non contiene alcuna funzione direzionale, amministrativa o istituzionale. Non compaiono, infatti, uffici comunali, servizi amministrativi centralizzati, non c'è il polo civico, non ci sono spazi direzionali e non ci sono funzioni legate alla cittadella istituzionale prevista dalla L.R. 2/2018
Il Lotto 1, insomma, è interamente dedicato a sport, educazione, attività all’aperto e ricerca. Qualsiasi scenario relativo alla cittadella degli uffici riguarda i restanti 200mila metri quadrati del masterplan, che però non sono oggi accompagnati da progetti definiti né da stime economiche dettagliate.

Secondo i documenti progettuali, il costo previsto per il Lotto 1 è coperto dalla richiesta di finanziamento presentata al bando nazionale. L’importo stimato varia in base alle tabelle, ma comprende la costruzione dell’impianto natatorio e sportivo; la realizzazione delle aree outdoor, infrastrutture e sistemazioni; opere tecnologiche e fotovoltaico; verde, arredi e percorsi
Il quadro economico del Lotto 1 è l’unico a essere stato scomposto in voci di costo analitiche. Per i lotti successivi (Casa della Cultura, Agrumeto, Parco Agricolo Attivo) esistono solo stime generiche.
L’Amministrazione ha scelto di partire da qui perché questa è l’unica area immediatamente disponibile, già nella piena disponibilità del Comune e già accompagnata da una proposta progettuale presentabile ai bandi. Il Lotto 1 è quindi un primo tassello operativo, non il disegno definitivo di Insiti. Da solo non esaurisce né l’idea di città né il quadro delle funzioni previste dalla legislazione regionale.
Nella prossima puntata analizzeremo cosa prevedono gli altri tre lotti del masterplan, dove dovrebbero collocarsi — nelle intenzioni — funzioni culturali, agricole e potenzialmente anche civiche. È in quei volumi che si gioca la partita più grande: il futuro assetto del centro della città.