Via libera al Ponte sullo Stretto: parte il sogno ingegneristico italiano
Con l’ok del CIPESS, Webuild è pronta a partire con una squadra d’eccellenza per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, simbolo di un’Italia unita, visionaria e competitiva nel mondo

ROMA – Un passo storico per il futuro delle infrastrutture italiane: il CIPESS (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) ha ufficialmente approvato il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, insieme al vasto piano di opere complementari previste per rafforzare la mobilità tra la Sicilia e il resto d’Italia. Un progetto ambizioso, il più lungo ponte sospeso al mondo, che promette di diventare un simbolo di rinascita e sviluppo per l’intero Paese.
«Siamo davanti a un’opera trasformativa – ha dichiarato Pietro Salini, Amministratore Delegato di Webuild – che segna l’inizio di una nuova stagione di visione, coraggio e fiducia nelle capacità dell’industria italiana e dell’intero comparto produttivo infrastrutturale».
Webuild, in qualità di capofila del consorzio Eurolink e con il supporto della società concessionaria Stretto di Messina, sarà protagonista nella realizzazione dell’opera, in stretta collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Governo italiano. Un progetto che vedrà coinvolte le migliori competenze dell’ingegneria mondiale, ma che poggerà anche su una vasta filiera italiana, estesa dal Sud al Nord del Paese.
«Il Ponte – ha aggiunto Salini – sarà un volano di crescita, occupazione e legalità per tutto il Sud Italia. I cantieri diffusi sul territorio metteranno in moto un sistema infrastrutturale ampio e integrato, destinato a generare sviluppo concreto».
L’opera sarà inoltre dotata delle tecnologie più avanzate per sicurezza e manutenzione, e sarà costruita secondo i più alti standard internazionali.
Particolare attenzione sarà riservata anche ai giovani. «I talenti dell’ingegneria italiana, i tecnici, i manager e gli operai del settore – ha sottolineato Salini – avranno finalmente la possibilità di lavorare a casa propria su una delle opere più sfidanti al mondo»
Il gruppo Webuild, con una squadra di 95.000 persone e una rete di 17.500 fornitori, è oggi protagonista a livello globale in progetti infrastrutturali di primaria importanza: dall’Australia, con il progetto idroelettrico Snowy 2.0, agli Stati Uniti, con la costruzione delle principali arterie stradali; dall’Arabia Saudita, con il sistema di dighe di Trojena, fino all’Etiopia, dove è in fase di completamento la Grand Ethiopian Renaissance Dam, la diga più grande d’Africa.
«In 120 anni di storia – ha ricordato Salini – siamo stati al servizio dell’Italia, contribuendo al progresso con opere fondamentali: dall’Autostrada del Sole all’alta velocità ferroviaria, dalle metropolitane di Roma, Milano e Napoli a ospedali, stadi e grandi dighe»
Oggi Webuild è impegnata in 30 progetti strategici sul territorio nazionale, con 18.500 lavoratori operativi. Solo nel Sud Italia, sono in corso 19 grandi progetti che coinvolgono circa 9.000 addetti. Tra questi spiccano l’alta velocità Napoli-Bari, la statale Jonica in Calabria e il raddoppio ferroviario Palermo-Catania-Messina.
«Investiamo in sicurezza, innovazione e formazione – ha concluso Salini – anche con scuole create nei territori per formare le nuove generazioni. Il Ponte sullo Stretto sarà una straordinaria occasione per consolidare la competitività del sistema Italia e costruire un futuro migliore».