Attività commerciali, si è toccato il fondo: ora si apra la partita della pedonalizzazione
Un altro Natale all’insegna della crisi nera. All’Eco in Diretta parlano i commercianti Francesca Micciullo («Ora serve una rivoluzione») e Andre Caroli («È arrivato il momento di osare come ha fatto Cosenza. Ma con una programmazione»)
CORIGLIANO-ROSSANO – La terza città della Calabria alle prese con un altro Natale all’insegna della crisi nera. Cresce a dismisura il mercato on-line mentre quasi a cadenza giornaliera si abbassano saracinesche di negozi che non ce la fanno più ad andare avanti. Ma se l’e-commerce è un problema che hanno tutti gli esercenti reali è anche vero che non tutti gli esercenti reali hanno il problema di non vedere più nemmeno una persona entrare nelle proprie attività. E non è solo un problema di prezzi poco concorrenziali. C’è una città che, evidentemente, è poco attrattiva, non ha più l’appeal di un tempo.
Anche di questo si è parlato nell’ultima puntata dell’Eco in Diretta – Voci&Verità (puoi rivederla qui), condotta dal direttore Marco Lefosse con i servizi realizzati dalle giornaliste Giusi Grilletta e Rita Rizzuti, durante la quale si sono sentite anche le voci dei commercianti delle due aree urbane di Corigliano-Rossano, quella di Andrea Caroli ristoratore di Corigliano scalo e di Francesca Micciullo fashion stylist e vice presidente del comitato dei commercianti di via Nazionale di Rossano scalo.
Tra i temi al centro del dibattitto ne è spiccato uno su tutti, quello della pedonalizzazione delle aree centrali dei due scali di Corigliano-Rossano.
Un'idea che si “sussurra” da sempre ma che, di fatto, non ha mai trovato la propulsione coraggiosa all’interno delle stanze comunali, nonostante l’intenzione di aprire isole pedonali permanenti in città oggi è supportata da prospettive e progetti concreti (ne avevamo parlato in questi due articoli link articolo 1 e link articolo 2). Il problema, infatti, non è tanto la mancanza di piani, ma piuttosto la resistenza al cambiamento e la necessità di una visione d'insieme, un punto su cui insistono gli attori coinvolti.
È proprio Caroli a sottolineare la necessità di un investimento significativo nell'immagine urbana e una forte sinergia tra pubblico e privato. «Bisogna dare un input al cittadino per venire a passeggiare – ha detto - in un contesto sociale abituato alla macchina anche per brevi distanze. Serve un processo di sviluppo, non basta agire in modo sporadico».
La sua visione, ad esempio, include iniziative come quella che nel centro urbano di Rossano sta portando avanti il Gruppo imprenditoriale Marino - che ha l’idea di realizzare una grande galleria commerciale all'aperto investendo su grandi brand - ma sottolinea anche la necessità di «un programma collettivo che incentivi l'abbandono dell'auto privata».
Ancora più incisiva la visione di Francesca Micciullo che offre una prospettiva più ottimistica. «Sta cambiando la mentalità – sottolinea - e molti commercianti oggi sono favorevoli alla pedonalizzazione permanente. Magari ci sono resistenze da parte di chi è abituato al traffico, ma una bella parte di noi vuole questa rivoluzione. Probabilmente abbiamo toccato il fondo e da qui bisogna rialzarsi con idee rivoluzionarie». Le sue parole rappresentano un segnale importante per le istituzioni cittadine, spesso accusate di aver mancato il coraggio di affrontare la questione a fondo, di dialogare apertamente con i commercianti e di attuare una strategia realmente incisiva.
In realtà c’è un esempio lungimirante di come la pedonalizzazione permanente può dare i suoi frutti. E quell’esempio è Cosenza, che circa un decennio fa – tra l’opposizione strenua degli esercenti - rendendo pedonabile per circa un chilometro Corso Mazzini, ha “svoltato”. «Oggi – ha chiosato Caroli - sappiamo tutti come quella scelta abbia rivoluzionato la narrazione commerciale e sociale di quella città».
Insomma, i commercianti sono aperti e disponibili verso questa soluzione. Ora la palla passa nella metacampo delle istituzioni civiche di Corigliano-Rossano.