Strada provinciale di Insiti, la Regione assicura una nuova copertura finanziaria
Pasqualina Straface annuncia l'intervento necessario per l'accesso al nuovo ospedale di Insiti. Ma per garantire connessioni sul costruendo e nuovo ospedale della Sibaritide serve una nuova Statale 106. Quando la convenzione?
CORIGLIANO-ROSSANO – Strada Provinciale 195 di Insiti, la Regione Calabria «bypassando anche in questo caso le inerzie e la saccenza di chi continua ad ingannare la città solo perché interessato a fare carriera politica altrove» ha provveduto a garantire nuovamente la copertura finanziaria dell’opera al fine di procedere alla stipula di una nuova convenzione, previa acquisizione (non ancora completa) dei presupposti affinché l’opera possa essere realizzata nella piena coerenza con il tracciato della nuova SS 106, approvato in Conferenza dei Servizi, al fine di garantire la completa accessibilità e fruibilità anche del realizzando Ospedale Regionale in contrada Insiti. È quanto fa sapere, attraverso una nota, la Consigliera regionale Pasqualina Straface.
Nella nota, però, che tenta di far chiarezza anche su uno dei più importanti “vuoti” che rimangono nel quadro dei servizi e dei sottoservizi necessari per rendere operativo il costruendo Ospedale di Corigliano-Rossano (connessioni stradali, rete idrica e depurazione sono gli altri nodi da sciogliere), non è chiaro a quanto ammonti la nuova copertura finanziaria regionale per completare la SP195 ma si presume che sia a conferma dei 5 milioni di euro previsti dal piano. Anche se dalle voci circolate all’epoca dell’inizio dei lavori (a dicembre 2023), pare ci volessero ancora 12 milioni di euro per portarli a compimento. Anche se la pasionaria di Forza Italia precisa che il tratto in questione “salvato” dalla Regione è quello che dalla Rotatoria della Statale 106 arriva fino alla linea ferroviaria con il suo superamento. Per il resto, fino al bivio di Ogliastrette, presumbilmente sarà necessario un secondo e forse anche un terzo stralcio.
«Dopo quasi 6 anni di stallo da parte del Sindaco di Corigliano-Rossano – scrive Pasqualina Straface - impegnato a fare il capo cantiere, a guidare le ruspe, a supervisionare le strisce pedonali colorate e ad a isolare la Città, grazie alla nostra attenzione ed al nostro impegno, la Regione Calabria ha evitato in extremis che l’Amministrazione Comunale perdesse un ulteriore importante finanziamento».
La cronistoria della Straface. Il progetto era stato inserito nell’APQ rafforzato per la realizzazione di interventi infrastrutturali di rilievo regionale nel settore stradale, previsti con diverse delibere CIPE del 2011, 2012 e 2015. Con propria delibera, la Giunta Regionale nel 2015 aveva individuato quale soggetto beneficiario del finanziamento la Provincia di Cosenza in quanto proprietario dell’infrastruttura. Nel 2016 era stato sottoscritto un accordo tra l’allora Comune di Corigliano Calabro e l’Amministrazione Provinciale di Cosenza con il quale, ferma restante la titolarità dell’infrastruttura in capo alla Provincia, le attività connesse alla realizzazione dei lavori passavano all’Amministrazione Comunale. «Nel 2017 – ricorda la consigliera regionale - veniva sottoscritto il disciplinare di finanziamento assunto, la cui durata era stabilita in due anni (ovvero il 2019, anno di insediamento di Stasi)». «E sulla base di questo iter – prosegue - all’Amministrazione Comunale, pertanto veniva erogata sin dal 2017 un’anticipazione di 1.2 milioni di euro a valere sul finanziamento complessivo di 5 milioni. Eppure - scandisce la Straface - il Comune di Corigliano-Rossano a guida Stasi preveniva al conseguimento dell’Obbligazione Giuridicamente Vincolante (OGV) soltanto lo scorso dicembre 2023. Con un ritardo quindi di quasi 6 anni, la gestione Stasi consegnava le attività di progettazione esecutiva, indicando, genericamente, che le stesse erano limitate ad un lotto».
Ora, però, al netto delle schermaglie politiche e della continua polemica, «data l’importanza dell’infrastruttura», la Giunta regionale ha sollecitato il Comune affinché ponesse le condizioni «per non penalizzare il territorio e procedere alla realizzazione dei lavori che, come espressamente riportato in propria delibera del 2016, hanno lo scopo di rendere funzionale la SP 195 al flusso veicolare derivante dal nuovo Ospedale della Sibaritide».
Anche se, in realtà e per onor di cronaca – dal momento che è stata chiamata in causa la questione del Nuovo Ospedale e della nuova Statale 106 –, c’è da dire che l’ultimazione di quest’opera è di fatto solo la soluzione all’ultimo quarto di miglio nella più ampia e complessa questione della viabilità da e per il nuovo ospedale e per la strategica area di Insiti. Per arrivare in quell’area ci sarà bisogno di una strada veloce e sicura dal momento che l’attuale sede della SS106 non potrà essere ulteriormente gravata anche del traffico sanitario; soprattutto nelle direttrici da Corigliano e da Rossano. Quindi bisognerà determinarsi al più presto sul progetto della nuova Sibari-Co-Ro che – ricordiamo – prevede proprio uno svincolo sul nuovo ospedale della Sibaritide. Viene, quindi, da chiedersi: che fine ha fatto l’accordo istituzionale tra Regione e Anas?