3 ore fa:Vittime di femminicidio, il Senato ricorda la rossanese Maria Rosaria Sessa
5 ore fa:Esodo di iscritti dal Pd di Corigliano-Rossano, Madeo e Candreva «Noi continuiamo ad essere Partito»
4 ore fa:Fuochi d'artificio illegali, a Co-Ro un arresto e sequestrate 4 tonnellate di materiale pirotecnico
5 ore fa:Dopo Corigliano, scoperte nuove "case degli schiavi" anche a Rossano
1 ora fa:Assemblea Anci: la prima volta di Frascineto con Prioli
3 ore fa:Sorical, i sindacati sono sul piede di guerra: proclamato lo stato di agitazione
6 ore fa:Spezzano Albanese celebra la prima mostra micologica
2 ore fa: Da Co-Ro a The Voice Kids, il talentuoso Marco Della Mura brilla su Rai 1
4 ore fa:Acqua non potabile ad Altomonte, arriva l'ordinanza di divieto di utilizzo ma la si comunica in ritardo
10 minuti fa:Amendolara, maggioranza: «Insieme a Straface per individuare le soluzioni per i disagi sanitari»

Baldino e Tavernise in difesa di Nefrologia a Rossano: «La situazione è al collasso»

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO- È un attacco frontale quello indirizzato dal Movimento 5 stelle al presidente Occhiuto e al commissario dell’Asp di Cosenza Graziano. 

Infatti, sia la deputata Vittoria Baldino che il consigliere regionale Davide Tavernise tornano sul caso Nefrologia dell’Ospedale di Rossano. «C'è una parola chiave - dichiara Baldino - con cui la politica regionale e spesso i vertici delle aziende sanitarie provinciali fanno fatica a confrontarsi: la parola è rispetto. Quando un atto formale dell'azienda sanitaria provinciale di Cosenza traccia le azioni per il trasferimento dell'unità operativa di nefrologia da Rossano a Corigliano per grave e sostanziale carenza di personale, e il giorno dopo viene smentito e tacciato come fake news, si manca di rispetto anzitutto a centinaia di cittadini che soffrono drammaticamente di malattie renali, con tutte le conseguenze umane, familiari ed economiche che questo comporta». 

La deputata 5 stelle tira dritto: «La nefrologia in Calabria è al collasso ed è letteralmente ignorata dal commissario ad acta Occhiuto. Come testimonia Aned, parliamo di problemi risolvibili, ma in Calabria sembrano insormontabili a causa dell'apatia delle istituzioni regionali. La soluzione di Occhiuto? Esternalizzare il servizio a discapito della salute dei calabresi. È imperativo che le istituzioni regionali e i vertici sanitari si assumano immediatamente la responsabilità di garantire servizi sanitari adeguati e accessibili per tutti i cittadini. Occhiuto e Graziano, il tempo delle parole vuote è finito: la Calabria merita rispetto, azioni concrete e soluzioni reali, non scuse. La salute dei calabresi non può essere trattata come un gioco politico». 

Alle parole della Baldino sono seguite quelle di Davide Tavernise: «Da più di due anni sto portando avanti una vera e propria battaglia di civiltà per cambiare le regole del personale sanitario che presenta inidoneità totali o parziali, e fermo restante i diritti dei lavoratori, produce problemi nei reparti e nell’organizzazione delle Aziende sanitarie. Asp che nel peggiore dei casi non conoscono neanche il problema, tanto che non lo hanno mai affrontato compiutamente né, di conseguenza, risolto. Ora quest’ultimo caso dimostra che la mia battaglia non è una caccia alle streghe bensì una problematiche che il presidente Occhiuto, in qualità di commissario ad acta della sanità calabrese, deve veramente prendere a cuore, al di la dei semplici spot cui ci ha abituati nella sua comunicazione politica. La sanità non si salva con video acchiappa like ma con azioni concrete, quelle che sto cercando di portare avanti dai banchi dell’opposizione del Consiglio regionale della Calabria».

Carmine Milieni
Autore: Carmine Milieni