Casa Serena, bufera politica a Cassano: la maggioranza chiede lo stop alle assunzioni
I consiglieri di maggioranza denunciano “procedure irregolari e mancanza di trasparenza” nella gestione dell’Istituto Casa Serena. Avviato l’iter di revoca del Consiglio di Amministrazione dopo la riattivazione unilaterale dei concorsi

CASSANO JONIO - Si accende lo scontro politico e istituzionale nella città delle terme sulla gestione dell’Istituto “Casa Serena – Santa Maria di Loreto”. I consiglieri comunali di maggioranza hanno diffuso una dura nota congiunta in cui denunciano gravi criticità nelle procedure di reclutamento del personale e chiedono l’annullamento immediato delle selezioni avviate dal Consiglio di amministrazione.
Secondo quanto emerso dagli atti, il C.d.A. dell’Istituto aveva deliberato l’assunzione di sette operatori socio-sanitari (OSS) a tempo indeterminato mediante semplice selezione per titoli, e successivamente anche di un direttore amministrativo e di un terapista della riabilitazione. Tuttavia, come ha segnalato lo stesso Collegio dei Revisori dei Conti, tali procedure sarebbero state attivate in violazione dell’art. 35 del D.Lgs. 165/2001, che prescrive l’uso del concorso pubblico, senza copertura finanziaria e senza pareri tecnico-contabili.
Pertanto, il sindaco Gianpaolo Iacobini, già a giugno subito dopo il suo insediamento, aveva chiesto formalmente la sospensione delle selezioni, ricevendo in risposta solo parziali documentazioni. Il Collegio dei Revisori, poi, con verbale del 12 giugno, ha espresso parere contrario, parlando di «profili di illegittimità» e «rischio di danno erariale», invitando alla sospensione immediata.
A luglio, quindi, nonostante l’invito del Comune a fermarsi, il Consiglio di Amministrazione ha comunque riattivato le procedure, spingendo l’Esecutivo civico ad avviare, quindim l’iter di revoca ai sensi dell’art. 50, comma 8, del TUEL.
In questo contesto arriva la presa di posizione compatta dei consiglieri di maggioranza: Chiara Alario, Luigi Garofalo, Domenico Pisciotti, Sofia Maimone, Stefano Pesce, Federica D’Elia, Savina Azzolino, Michele Filardi, Ida Spezzano e Annamaria Bianchi.
«È inaccettabile – si legge nella dichiarazione – che un istituto come Casa Serena, che gestisce risorse pubbliche e servizi essenziali, abbia tentato di avviare selezioni irregolari proprio in un momento di passaggio istituzionale, compromettendo fiducia e correttezza amministrativa».
E ancora: «La linea della maggioranza è chiara: ripristinare legalità, trasparenza e corretta gestione amministrativa nell’Istituto Casa Serena, a tutela dell’Ente, del bilancio e soprattutto dei cittadini di Cassano Jonio».
Da qui la richiesta netta: «Chiediamo l’annullamento immediato delle procedure di selezione in corso, o comunque la loro sospensione, nell’ottica di preservare l’integrità e la funzionalità di Casa Serena, a tutela degli ospiti e dei dipendenti».
La vicenda, che intreccia piani tecnici, giuridici e politici, è arrivata, così, ad un punto cruciale che crea uno squarcio nei rapporti tra amministrazione comunale e governance dell’Istituto, con un messaggio chiaro della maggioranza: «Stop alle procedure irregolari e ritorno alla legalità».