9 ore fa:Corigliano-Rossano: aperte le iscrizioni per la refezione scolastica
7 ore fa:Festival Euromediterraneo di Altomonte: nel borgo, la magia dell’abbraccio
8 ore fa:Al Museo Civico di Paludi la mostra personale di pittura di Rossella D’Aula
11 ore fa:Il duo Pancella - D'Amato in concerto al pontile di Trebisacce
12 ore fa:Anche il M5S di Co-Ro fa partire la raccolta firme contro l'autonomia differenziata
9 ore fa:Gli alunni dell'Istituto Amarelli in vista alla caserma dei Vigili del Fuoco di Co-Ro
7 ore fa:Movimento del territorio: «Continua la latitanza del sindaco sulle contrade»
12 ore fa:Premio "Giorgio La Pira - Città di Cassano" assegnato al Cardinale Matteo Maria Zuppi
8 ore fa:La Calabria isolata è il karma della Ferrovia Jonica: vittima di decenni di disattenzioni
12 ore fa:Auto finisce fuori strada ma i soccorritori sul posto non trovano nessuno

Ospedale di Insiti: in attesa della variante, Occhiuto vuole che si completi il resto del cantiere

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – Occhiuto vuole che sulle sorti dell’ospedale di Corigliano-Rossano non ci siano dubbi o tentennamenti. I soldi non sarebbero un problema e la questione fondamentale è restituire un presidio che alla fine funzioni e supporti la domanda dell’utenza. E la prima risposta del presidente/commissario alla Sanità a chi in queste settimane è tornato a rimuginare la possibilità che la grande struttura di Insiti alla fine sarà solo una delle tantissime incompiute calabresi, è stata quella di dettare le priorità di un cronoprogramma che non può più far registrare ritardi. In attesa che si completi l’iter burocratico della variante sanitaria e tecnologica e che, quindi, si riempiano di contenuti i quasi centomila metri quadrati del nuovo ospedale, c’è ancora tanto da fare: dal completamento della struttura, alla realizzazione dei collegamenti per i sottoservizi per finire alla realizzazione di tutta l’area esterna alle mura dell’ospedale.

Nei giorni scorsi era stato il Consigliere regionale di Maggioranza, Giuseppe Graziano, ad alzare l’asticella, precisando che i cantieri non si sarebbero fermati considerato che, «al netto della variante tecnica – diceva il rappresentante di Azione - devono essere ancora completate le opere strutturali (fuori variante)».

A ritornare sulla questione è stata, di nuovo ieri, il presidente della Terza Commissione regionale Sanità, Pasqualina Straface aggiungendo ai microfoni dell’Eco in Diretta (rivedi qui la puntata) che da parte del Commissario Occhiuto è partito, all’indirizzo della società Concessionaria, un ordine di servizio chiaro all’indirizzo della società concessionaria. «Il Concessionario – ha ribadito Pasqualina Straface – è tenuto a realizzare quelle opere che non sono oggetto di variante». Insomma, ci sono opere da completare e anche un cronoprogramma da rispettare perché – ha anche precisato la consigliera regionale di Forza Italia - l’ospedale della Sibaritide è un’opera pubblica che merita particolare attenzione».

Poi c’è tutta la questione delle risorse e dei tempi che per molti sembrano essere l’idea pavimento insaponato sul quale far sbattere un grande elefante, com’è la complessa opera di Insiti, che si muove – in questo momento - su gambe sottilissime e fragili. «L’ospedale – ha rassicurato Pasqualina Straface - verrà realizzato e la garanzia sulla realizzazione di questa grande struttura a servizio della Sibaritide oggi è rappresentata dal presidente Roberto Occhiuto».

Poi sulle risorse. «Entro la fine di giugno speriamo di avere il quadro economico-finanziario della variante sanitaria e tecnologico. A quel punto – ha detto - si aprirà una negoziazione tra il Concessionario e la Regione per capire quello che realmente occorrerà al nuovo ospedale. In questo tavolo di negoziazione, inoltre, verrà fatto un nuovo contratto e in questo nuovo contratto saranno previsti anche i tempi di realizzazione». È normale che un Concessionario avrà tutto l’interesse a chiedere il massimo o a prolungare quanto più possibile la concessione, ma questo non significa che i desiderata del privato diventino automaticamente obblighi per l’amministrazione pubblica. E su questo la Straface è stata abbastanza chiara.

E nemmeno le risorse sarebbero un problema: «Le risorse finanziarie ci sono – tranquillizza Straface - e sono previste dall’Art.20 del Dca188/2022 dove sono accantonati 350milioni di euro destinati ai progetti di edilizia sanitaria».         

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.