Il Chidichimo tra gli ospedali a disposizione dell’Unical per l’avvio del nuovo corso di Medicina
Ad esprimere soddisfazione per questo ulteriore ed importante risultato è il Sindaco Alex Aurelio che parla di svolta storica
TREBISACCE – Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia – Tecnologie Digitali (classe delle lauree magistrali in Medicina e Chirurgia) dell’Università della Calabria, il Presidio Ospedaliero di Trebisacce risulta ufficialmente inserito tra le strutture ospedaliere e di ambito medico-sanitario regionale messe a disposizione dell’Unical per l’avvio del nuovo corso.
Ad esprimere soddisfazione per questo ulteriore ed importante risultato che non solo fotografa ma che al tempo stesso rafforza ed impreziosisce il percorso ormai certo e definitivo verso la riapertura del Chidichimo è il Sindaco Alex Aurelio che parla di svolta storica; «sia – sottolinea – per l’agognata garanzia del fondamentale diritto alla salute delle popolazioni da 13 anni private di un presidio che era e sarà salvifico e strategico; sia – aggiunge – per il contributo in termini di formazione e complessivo innalzamento della qualità dell’offerta sanitaria regionale che potrà derivare adesso anche dal coinvolgimento protagonista dei territori».
Ribadendo il virtuoso percorso di dialogo, confronto e proficua collaborazione intrapreso ed in atto tra l’Amministrazione Comunale ed i vertici e dirigenti dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP), il Primo Cittadino coglie l’occasione per «ringraziare a nome dell’intera comunità e del territorio il Presidente della Giunta Regionale Roberto Occhiuto per la sensibilità, l’abnegazione e per la visione che come Commissario Straordinario della Sanità in Calabria sta dimostrando tanto in termini di governo complessivo alla radice dell’emergenza ereditata da decenni, quanto rispetto al futuro del nostro Ospedale, da includere a pieno titolo nella rete regionale e – conclude Aurelio – da considerare adesso anche tra le sedi di formazione e di progressiva costruzione della nuova sanità calabrese».