Sanità, anche dalle periferie l'appello al Governo: «Superare subito la fase commissariale»
Francesco Garofalo, portavoce del comitato spontaneo dei cittadini per la difesa al diritto alla salute: «È impossibile che i calabresi possano pagare il debito enorme prodotto da 10 anni di commissariamento»
![Sanità, anche dalle periferie l'appello al Governo: «Superare subito la fase commissariale»](https://ecodellojonio.b-cdn.net/media/posts/21/10/1633942862.jpg?aspect_ratio=16:9&width=785)
CASSANO JONIO - «Non c'è tempo da perdere, il commissarimento della sanità in Calabria va superato». È quanto affermma Francesco Garofalo, portavoce del comitato spontaneo di cittadini per la difesa al diritto alla salute di Cassano All'Ionio, da anni impegnato a richiamare l'attenzione su questa delicata problematica.
«I calabresi, come tutti i cittadini del resto d'italia, hanno tutto il diritto di avere punti di riferimento con cui interloquire. Il quadro - evidenzia Garofalo -, che abbiamo davanti è desolante su più fronti, medicina territoriale desesrticta, pronto soccorsi ai minimi termini e mancanza di medici sulle ambulanze dei 118. Territori completamente abbondonati per la mancanza di strutture ospedaliere. Così come, non è posibile che il mancato rientro della massa debitoria, dev'essere scaricato solo ed esclusivamente sulle spalle dei cittadini calabresi, oramai stanchi di subire veri e propri soprusi perpretati a loro danno. Al presidente Occhiuto, mi permetto di suggirire - prosegue la nota -, di aprire un dialogo costante con chi è impegnato sul territorio, senza dimenticare il diritto di parola che spetta ai cittadini e ai pazienti. In questo grave momento è necessario innescare una risposta comune all’emergenza sanitaria partendo da una indispensabile larga unità per attuare le misure proposte e più volte assentite ma ancora non attuate dai decisori politici e amministrativi. È necessario attivare ogni utile strumento per far si che i calabresi, non si rtrovano nelle condizioni di dover emigrare anche per motivi di salute. Infine, ma non per ultimo - ha concluso-, particolare attenzione va riservata alla riorganizzazione dell'assistenza domiciliare integrata, su cui il piano nazionale di ripresa e resilienza, ha previsto specifici fondi ed enormi investimenti. Ma il gap può essere recuperato solo attraverso due parole d'ordine: competenza e conoscenza».