Ancora una volta il territorio di Corigliano potrebbe essere costretto a subire lo scippo di un servizio che rende funzionale una comunità come la nostra. L’ufficio del Giudice di pace di Corigliano Calabro dal 30 Aprile potrebbe essere uno di quegli uffici colpiti dal decreto legislativo n°156/2012 che vedrà il ridimensionamento, o meglio il taglio, degli stessi su tutto il territorio nazionale a guida del governo Monti,”orgogliosamente” sostenuto dalle larghe intese PD-PDL. Sfidando il conformismo dilagante fummo la sola forza politica che, all’epoca dei fatti, manifestò in questa città contro la palingenesi promessa dal quel governo!! Oggi sembra che persino i neo-forzisti locali, peraltro piuttosto “mobili” nelle permanenti circumnavigazioni ideali, nelle ultime elezioni comunali militavano in solido con neo democratici dell’ultim’ ora, non si siano accorti di questo macello. Salvo non dire una sola parola di scuse agli italiani. Ben venga quindi la proposta di Forza Italia di Corigliano, ma non sarebbe male, per correttezza politica, fare un minimo di autocritica. Se è vero che in molti ancora non sanno quale sia la decisione che ha indotto tal provvedimento, altri, invece, la ignorano volutamente. Per evitare, in ogni modo, qualsiasi malinteso e per chiarire le dinamiche che stanno a monte non possiamo dimenticare che il governo Monti, proprio in continuità con il governo Berlusconi - attuale leader di Forza Italia - ha deciso la chiusura degli uffici dei Giudici di pace e dei tribunali con la legge n°148/2011 modificando la geografia giudiziaria. Ma questo sembra ometterlo anche il consigliere regionale della vicina Rossano, che in tempi non lontani ebbe un consenso elettorale di non trascurabile entità anche nella nostra città. Tornando alla questione locale, la possibilità di mantenere l’ufficio del Giudice di pace funzionante nella città, quindi di non chiudere un presidio dello Stato e di renderlo fruibile al cittadino, sarà quella che l’amministrazione comunale dovrà farsi carico delle spese di mantenimento dell’ufficio. In altri termini, si rifila in forma elegante la mano nelle nostre tasche. Ciò nonostante credo sia atto dovuto, in primis per i cittadini, che l’ufficio non venga fatto scomparire. La figura del Giudice di Pace, che tra tutti ha il compito di risolvere diatribe civili, è imprescindibile da una cittadina che conta più di quaranta mila abitanti, pertanto si spera che l’Amministrazione Comunale non sia complice di tagli atti a peggiorare la vita di una Città quale quella di Corigliano e si faccia carico delle spese che interessano uno dei pochi servizi tutto dedicato ai cittadini. Costa Gianfranco coordinatore cittadino SEL