Sanità, fusione, infrastrutture: l'impegno di Giuseppe Graziano
Il Consigliere regionale Giuseppe Graziano unica speranza per questo territorio. Gli argomenti che l'attanagliano li conosciamo bene, ormai: fusione dei Comuni Corigliano e Rossano, sanità pubblica ridotta a brandelli, infrastrutture inesistenti. Oltre a una dilagante disoccupazione. Principale e vero male del Sud, della Calabria e della Sibaritide. Sono i mali di cui soffre, terribilmente, la Sibaritide. Da sempre relegata ai margini da una classe politica nazionale e regionale negligente, superficiale, truffaldina ed egoista. Per non dire altro. D'altro canto, se non fosse così non ci ritroveremmo in questo stato di cose. Il Consigliere regionale Giuseppe Graziano (tra i più prolifici quanto a proposte di legge e interrogazioni in seno alla massima assise regionale) sta cercando di invertire la rotta di questa barca che fa acqua da tutte le parti. Poco più di un anno fa ha fondato il movimento politico "Il Coraggio di Cambiare l'Italia". A cui in tanti hanno aderito. A giugno scorso è riuscito a conquistare, grazie anche all'alleanza con il Partito Democratico, il Comune di Rossano. Presentando come Sindaco Stefano Mascaro. Persona perbene e politicamente elegante. Ma con cui i rapporti, in questi sei mesi, non sono stati proprio idilliaci. Diversità di vedute. Ricomposte in nome della continuità amministrativa. Per Rossano sia Graziano che Mascaro vogliono portare avanti un progetto politico in cui credono.
Graziano e gli impegni presi con i cittadini
Graziano, con il sostegno dei suoi consiglieri comunali (adesso quattro, dopo la diaspora dell'altra metà) e del Presidente del Consiglio comunale, Rosellina Madeo (che ha tutte le carte in regola per diventare, un giorno, Sindaco di Rossano), vuole lasciare la propria firma sulla risoluzione di alcune problematiche che affliggono la città di Rossano. Insieme al Presidente Madeo ha avviato colloqui sin dalla scorsa estate con il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio per ciò che concerne la sanità. E su questo terreno lui stesso sa che si gioca una bella fetta della sua credibilità. Minata già nella prima metà dello scorso mese di dicembre quando Oliverio sarebbe dovuto intervenire al consiglio comunale monotematico sulle problematiche riguardanti lo stato penoso in cui versa l'ospedale cittadino "N. Giannettasio". Sappiamo com'è andata: Oliverio ha disertato (ufficialmente per problemi di salute), c'è stata la contestazione dei cittadini, il consiglio è stato rinviato e non si è più tenuto. La figura non è stata delle migliori. Ma Graziano non demorde e crede nel rilancio del territorio. Si scaglia contro la vecchia logica partitica. Contro un modo di fare politica antiquato e superato. Graziano vorrebbe una sanità pubblica migliore. Ospedali che funzionano. Almeno finché non si decidono a realizzare il nuovo Ospedale della Sibaritide. Ha presentato il progetto di legge regionale per la fusione dei Comuni di Corigliano e Rossano. Adesso all'esame della Commissione affari istituzionali. Questa azione è certamente quella di più alto profilo politico. In quanto dalla fusione di questi due grandi Comuni nascerebbe la terza città più grande della Calabria (90mila abitanti), dopo Reggio e Catanzaro. Un progetto politico lungimirante. Che si sposa con il lavoro portato avanti dal Comitato delle "100 Associazioni" di Corigliano e Rossano da ormai quattro anni. Un progetto per il quale Graziano sta ricevendo "colpi bassi" sia politici che mediatici. Inutile girarci intorno: l'unione di questi due grandi Comuni fa paura a mezza Calabria. E Graziano, che si è fatto promotore di questo progetto a livello politico regionale, è avversato e temuto. Ma lui va avanti. Perché è caparbio, sa ciò che vuole, ha tanta voglia di fare del bene al territorio. Sibarita e regionale. Si sta inoltre battendo per il miglioramento delle condizioni della strada statale 106. Ha ottenuto che il progetto dell'aeroporto della Sibaritide fosse inserito nel nuovo Piano Regionale dei Trasporti. E anche qui critiche a non finire. Dai soliti noti. Il suo cruccio, però, resta il lavoro. Che manca. E per cui tanti giovani e meno giovani che l'hanno perso o non l'hanno ancora trovato soffrono. Spesso nel silenzio e nel dolore. A tal proposito ha lanciato l'idea di una conferenza stampa da tenere nei prossimi giorni a Rossano per discutere delle sei proposte progettuali presentate da privati nell'ambito del concorso di idee dell'Enel "Futur-E". La sua idea è quella di richiamare la massima attenzione di Enel e Istituzioni affinché si valuti e si sostenga il progetto migliore. In maniera tale da dare respiro all'occupazione. In una zona della Calabria dove l'emigrazione verso l'estero è cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni.