Un giurista e politico di valore internazionale nonché uomo delle istituzioni. Nell'immaginario popolare è questa la portata carismatica associata a Stefano Rodotà, il "moralista militante". Cittadino onorario di Rossano, ricorre oggi 23 giugno il primo anniversario della sua morte. "Il suo insegnamento - scrivono sul quotidiano nazionale Il Fatto Quotidiano - ha fecondato intere generazioni di giuristi, accademici, intellettuali e attivisti. Non si è perso con lui. Ineguagliato difensore dei diritti della persona, era vicino da sempre ai
movimenti sociali,
ambientalisti e
femministi; e ancora alle battaglie per l’acqua, i beni comuni, la libertà d’informazione e la
tutela della Costituzione. Oggi il suo pensiero è vivo più che mai nel dibattito pubblico, nelle pubblicazioni e nell’affetto di quelli che non lo dimenticano.
ROSSANO, RODOTA' FIGURA DI CUI SI SENTE LA MANCANZA IN UN DESERTO INTELLETTUALE
Giurista, professore universitario, parlamentare della sinistra indipendente, presidente del
Partito Democratico della Sinistra, Garante Privacy per due mandati, quasi presidente della Repubblica – candidato dai Cinquestelle e rifiutato dal Partito Democratico -, Stefano Rodotà è proprio una delle figure di cui sentiamo la mancanza nel deserto intellettuale lasciato dalla frammentazione della sinistra e dall’emergere di partiti xenofobi e criptofascisti che ammorbano tutta l’Europa".