di ROSSELLA MOLINARI L’obiettivo è quello di rendere la città più sicura, così come l’intero comprensorio, dove di fronte ad una forte presenza della criminalità si è spesso assistito, finora, al venir meno della presenza dello Stato. L’idea potrebbe anche sembrare balzana e utopistica ai più, ma ha una sua logica e, soprattutto, contiene un auspicio che si spera possa prima o poi diventare realtà: invertire la tendenza e dare un segnale forte a questo comprensorio. Stiamo parlando della proposta, che si spera possa essere ripresa dalla Questura di Cosenza e poi accolta dal Ministero, di elevare il
Commissariato di pubblica sicurezza di Rossano, che ha competenza sul territorio che va da Corigliano a Cariati (compresi i centri dell’hinterland) a Distretto di Polizia. La proposta, che era già stata avanzata qualche anno fa, viene ora rilanciata nuovamente da Libertà e Sicurezza Polizia di Stato (LeS) la nuova voce dell’Ugl nella Polizia, che non molla la battaglia per il potenziamento del presidio, al fine di garantire una risposta ancora più incisiva nella lotta contro la criminalità e dare una boccata di ossigeno al personale, oggi sottoposto a “sforzi enormi ed encomiabili” nella quotidiana attività lavorativa ad ampio raggio. Ma ci sono i requisiti per ottenere il Distretto? “È una questione di importanza data al territorio – ci spiega
Quintino De Luca del direttivo nazionale LeS - L’elevazione a Distretto comporterebbe un potenziamento a tutti gli effetti: vi sarebbero un Primo dirigente e due funzionari al vertice e verrebbe implementato l’intero organico. Per non parlare del fatto che arriverebbero, oltre ad un maggior numero di uomini, anche più mezzi. Insomma, ne gioverebbe la città e tutto il comprensorio, vastissimo, su cui ha competenza oggi il Commissariato di pubblica sicurezza di Rossano”. Già nei giorni scorsi l’esponente di LeS aveva chiesto che venisse messa in cantiere l’elevazione del Commissariato a Distretto di Polizia “come avviene già per città analoghe a Rossano o, addirittura, con una competenza territoriale e densità di popolazione decisamente più piccola”, apprezzando il potenziamento voluto dal Questore di Cosenza: “A pochi giorni dalla nostra denuncia, sono andate in dotazione al Commissariato di Rossano due Alfa Romeo 159 ed un fuoristrada a supporto dell’attività del controllo del territorio oltre alle agognate divise operative per gli agenti. A ciò si aggiunga l’arrivo in tempi brevi di uno o due poliziotti”. Dopo la soppressione del Tribunale di Rossano ci si attende, e si teme, una graduale spoliazione anche di altri servizi e presidi, ma “si tratta di due cose diverse – puntualizza De Luca – il Tribunale è presidio di giustizia, qui si tratta di presidi di sicurezza. Non dimentichiamo che, con la forte e diffusa presenza di criminalità, lo Stato darebbe un segnale forte di presenza in controtendenza con tutto quello che si è verificato sinora”. Il che non sarebbe affatto male, se solo si pensa a quante umiliazioni ha subito questa fetta di territorio, che rivendica e merita una maggiore attenzione da parte del governo centrale. La proposta era già stata avanzata qualche anno fa ma non è giunta alcuna risposta finora. L’auspicio è che la Questura di Cosenza possa recepirla e farla propria affinché possa poi essere accolta dal Ministero. Dopo la soppressione del Tribunale si pensa al depotenziamento, ma “si tratta di due cose diverse – puntualizza De Luca – il Tribunale è presidio di giustizia, qui si tratta di presidi di sicurezza. Non dimentichiamo che, con la forte e diffusa presenza di criminalità, lo Stato darebbe un segnale forte di presenza in controtendenza con tutto quello che si è verificato sinora.