La sera del 5 dicembre scorso è stato festeggiato il
primo ventennio del Centro Arte Club con una mega mostra di pittura, i cui quadri hanno degnamente incorniciato la sede. Ben 30 artisti hanno aderito all’iniziativa con le loro opere, ringraziando
Ercolino Ferraina per aver avuto vent’anni fa l’intuizione di creare un luogo non solo fisico, ma artistico e culturale, nel quale hanno potuto esprimere idee ed emozioni, Per questo a chi scrive pare giusto scrivere i loro nomi in questo foglio:
Franco Abate, Andrea Biffi, Caterina Barletta, Tiziana Bongiorno, Alfonso Caniglia, Salvatore Campana, Nicola Casazza, Antonia Cersosimo, Ivan Derkach, Carmela Stabilito, Ernestro Graziano, Ezio Farinelli, Giuseppina Groccia, Imma Lavorato, Rosario La Polla, Pina Lauria, Roberto Placonà, Umberto Romano, Natale Saccoliti, Lucia Sifonetti, Maria Grazia Sangregorio, Grazia Simeri, Mena Stasi, Tommaso Traversa, Rita Lucia Trinchi, Sonia Quercia, Antonella Vincenzo e Jovan Vulic. La festa è stata preceduta da un duetto musicale, formato da due generazioni diverse, il maestro
Pino Campana e l’allievo
Martino La Vena, che ha dato vita ad un momento piacevole, interessante e molto gradito dal numeroso pubblico. Subito dopo, il padrone di casa, il maestro Ercolino Ferraina, ha illustrato il programma della serata, anticipando gli interventi di
Settimo Ferrari e di
Salvatore Bugliaro. Il primo ha ricordato la nascita e gli esordi del Centro, del quale è stato co-fondatore, per essere egli stesso molto vicino all’arte. Numerosi, infatti sono gli eventi artistici che hanno caratterizzato la vita sociale e culturale della città e del territorio. La parola è passata poi a Salvatore Bugliaro, che, prima di ricordare alcuni momenti importanti della vita artistica del Centro, per esserne stato elemento solidale senza soluzione di continuità sin dalla fondazione, ha voluto salutare gli artisti presenti e, in particolare, il maestro Andrea Biffi. Poi, non senza qualche emozione, ha ricordato le prime mostre e i primi “battesimi” degli artisti, dei quali egli è stato “padrino”: Pina Lauria, Salvatore Campana, Giuseppina Pedone, Luigi De Luca e Giuseppina Rendace. L’indirizzo di Salvatore Bugliaro agli artisti non si è esaurito nel semplice saluto, ma è stato accompagnato dall’esortazione di continuare nell’arte e per l’arte, perché è in essa e con la cultura che si possono superare le difficoltà sociali, ricordando il motto di Rabelais, secondo il quale l’ignoranza è il male più grande che possa esistere nella società. Subito dopo, rivolgendosi ad Ercolino Ferraina, lo ha ringraziato per tutto ciò che ha fatto in vent’anni, dedicandosi all’arte, alla cultura e alla solidarietà, meritandosi per questo premi e riconoscimenti. Ripresa la parola, il maestro Ferraina consegna una targa a Settimio Ferrari e a Salvatore Bugliaro, a ringraziamento della collaborazione profusa, mentre ai pittori consegna una attestato di partecipazione alla mostra. Subito dopo, si è passati al brindisi con lo spumante, non senza i dolci di Natale, deliziosamente preparati per l’occasione dalla signora Ferraina. Infine, si è proceduto alla “visitazione” dei quadri, che hanno suscitato ammirazione per la bravura degli artisti, ma soprattutto emozioni.