1 ora fa:Sorvegliato speciale di pubblica sicurezza assolto in Appello perché il fatto non sussiste
17 ore fa:Regionali, Flavio Stasi candidato Presidente? Non è più solo una suggestione
19 ore fa:Brucia la Sila-Greca, incendio devastante tra Crosia e Caloveto
18 minuti fa:la Bottega del Dono, se il riscatto delle donne fa rima con arte e lavoro
2 ore fa:Orientamento inteso come consapevolezza di sé. Spunti di riflessione per i nuovi docenti
18 ore fa:Dalla storia al glamour: la Calabria si veste di identità con MID Pop Design
17 ore fa:L'Eco protagonista all'Esame di Maturità: «Un'esperienza formativa che lascia il segno»
17 ore fa:Fiamme anche a Vallone del Corvo a Cassano Jonio: operativi un canadair e due elicotteri
16 ore fa:La Vignetta dell'Eco
16 ore fa:Amendolara, Bilancio sotto accusa: scontro in Consiglio su conti "opachi" e aumento TARI

«Quella nuova Statale 106 che farà perdere la dignità a molti»

1 minuti di lettura
La consegna dei lavori del terzo megalotto della Statale 106, la cui cerimonia si è svolta ieri mattina a Francavilla marittima alla presenza tra gli altri del ministro dei Trasporti Paola De Micheli (leggi anche In corso la cerimonia di consegna dei lavori del Terzo Megalotto della Statale 106), ha riaperto la ferita profonda delle polemiche che negli anni si sono aperte sulla realizzazione della nuova strada veloce che collegherà la dorsale ionica-adriatica con quella tirrenica. A riaccendere il focolaio della protesta è la Rete Autonoma Sibaritide e Pollino per l’Autotutela (RASPA). «Abbiamo aspettato un giorno - si legge in una nota - prima di commentare quello che ieri è successo a Francavilla Marittima. Abbiamo aspettato perché di parole, proteste, suggerimenti, riflessioni e commenti sul 3° Megalotto, Raspa ne ha fatte tante. E probabilmente non ci sarebbe neanche più niente da dire». «Tutto (quasi) l’Alto Ionio  - precisano - sicuramente tutti i sindaci che per anni hanno finto di voler tutelare il territorio, stanno festeggiando l’inaugurazione di un cantiere. Non di un’opera, di un cantiere. Questa è la logica strisciante e viscida a cui ci hanno abituati. L’opera arriverà chissà quando, se arriverà. Ma la vera conquista è l’inizio dei lavori. Perché tra l’inizio e la fine, non conta quello che ci passa in mezzo. E sotto». «Nessuno conosce la visione territoriale di questi sindaci. Nessun sindaco - precisano dalla Rete - spiega come possa sposarsi il cemento di quest’opera con le famigerate bandiere blu, che sventolano con orgoglio. Continuano a parlare di indotto economico e posti di lavoro. Noi ora ci sediamo e aspettiamo tutto questo boom economico che ci travolgerà. Voi quando vi piegherete a raccogliere le briciole, prendete anche i resti della devastazione e portateveli a casa». «Vorremo tanto avere torto ed esserci sbagliati su tutto, dai posti di lavoro (che non ci saranno) alla devastazione ambientale (unica cosa certa). Gli affari saranno per pochi, per quelli che si stanno fregando le mani. Gli affari non riguardano mai la collettività. I danni irreversibili sul territorio invece saranno a carico di tutti. Ma queste cose a voi non interessano. Lo sappiamo. L’importante è che si faccia qualcosa. A qualsiasi costo. A qualsiasi condizione. Anche se quel qualcosa costa (1,3miliardi di euro). Anche se quei soldi si sarebbero potuti spendere per altro. Magari per la dignità di una terra saccheggiata e spogliata di tutto. Ma, si sa, - conclude la nota - per alcuni la dignità si consuma su una strada».
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.