Toscano: «Invertire il paradigma». Stato protagonista, Fincalabra motore e disoccupazione sotto il 5% in cinque anni
Nel terzo speciale dell'Eco in Diretta il candidato presidente di Democrazia Sovrana e Popolare attacca l’UE «che desertifica» e il «falso bipolarismo», propone una virata sovrana su lavoro, infrastrutture e aree interne

CORIGLIANO-ROSSANO - Terzo e ultimo speciale dell'Eco in Diretta dedicato ai grandi temi della Vertenza Nord-Est insieme ai candidati alla presidenza della Regione Calabria. Dopo Roberto Occhiuto (rivedi qui) e Pasquale Tridico (rivedi qui), è stata la volta di Francesco Toscano, candidato presidente per Democrazia Sovrana e Popolare.
A condurre il dibattito il direttore Marco Lefosse, con le domande di Giusi Grilletta (Eco dello Jonio) e Francesco Madeo (Quotidiano del Sud). La cornice del talk (puoi rivederlo qui) resta la stessa: sanità territoriale, infrastrutture e mobilità (SS106 e ferrovia ionica), porto e logistica, lavoro e politica industriale, aree interne e spopolamento.
«Antisistema? Sì, contro un modello che ha chiuso welfare e ospedali»
Toscano rivendica la “dissidenza”: «Se il sistema ha scientificamente distrutto il welfare e chiuso gli ospedali, noi siamo antisistema». Destra e sinistra, accusa, hanno alimentato per trent’anni un’alternanza fra poli uguali.
UE e fondi: «Basta subalternità, non aspettiamo Bruxelles»
Rovesciamento di approccio: «L’idea di campare di bandi europei ci condanna. L’architettura comunitaria ha desertificato il nostro tessuto industriale».
La proposta: rifondare Fincalabra come «IRI regionale», cabina di regia pubblico-privata capace di finanziare direttamente filiere e progetti strategici.
Aree interne: «Spopolamento figlio dell’isolamento e della sanità negata»
«Chiudi gli ospedali di prossimità e tratti trasporti e sanità come attività d’impresa: ottieni desertificazione e fuga dai borghi». La risposta è culturale e materiale: identità, collegamenti pubblici anche dove i numeri sono piccoli, servizi territoriali stabili.
Infrastrutture: «Prima 106 e ferrovia ionica. Il ponte è fuori scala»
Per la Sibaritide-Pollino la priorità è «rendere sicura e scorrevole la SS106, completare l’elettrificazione della ferrovia ionica». Il ponte sullo Stretto? «Fuori scala: se ci vogliono sei ore per attraversare la Calabria, discutere di trenta secondi di ponte è propaganda».
Porto, aeroporti, logistica: «Economia reale e studio su Sibari»
Toscano immagina un porto di Corigliano-Rossano integrato in una strategia di sviluppo locale («piattaforme logistiche e non solo trasbordo a basso valore»).
E si dice non contrario a valutare un aeroporto a Sibari: «C’è un bacino d’utenza da servire; Reggio e Lamezia hanno avuto investimenti, ma uno studio di fattibilità sul Nord Calabria va fatto».
Lavoro: «Missione Fincalabra: 5% di disoccupazione in 5 anni»
La proposta più dirompente è un target vincolante: «A Fincalabra daremo un ordine politico: disoccupazione sotto il 5% in cinque anni. Performance, responsabilità, revoche per chi non centra gli obiettivi. Comanda la politica legittimata dal voto, non i “piloti automatici” dei mercati».
Identità politica: «Oltre destra e sinistra: sovranità popolare e giustizia sociale»
A chi lo colloca “a destra” o “a sinistra”, Toscano replica: «Categorie superate. Sul sociale siamo più vicini alla sinistra, sulla sovranità parliamo a chi non vuole un Paese svenduto ai “banchieri sovranazionali”».