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Amministrative Cassano, Ivan Greco: «Il turismo qui esiste già. Va solo riorganizzato»

4 minuti di lettura

CASSANO JONIO - Pubblichiamo di seguito la nota stampa di Ivan Greco, candidato al Consiglio Comunale di Cassano Jonio in sostegno del candidato a sindaco Iacobini.

«Perché ho scelto di candidarmi al Consiglio Comunale di Cassano. Mi chiamo Ivan Greco, ho 30 anni e lavoro come consulente informatico. Amo profondamente la mia terra, Cassano, e non ho mai smesso di difenderla, anche quando sembrava impossibile. Ho sempre creduto che il cambiamento possa nascere da chi resta, da chi decide di investire qui, nonostante tutto. Dopo il diploma ho intrapreso gli studi in Ingegneria Informatica. Nel corso degli anni ho ricevuto numerose offerte di lavoro altrove, ma non ho mai voluto abbandonare l'idea di costruire il mio futuro qui, dove sono cresciuto. Ho scelto di restare, di specializzarmi e di crearmi una strada nella mia terra».

«Anche la mia famiglia ha creduto fortemente in Cassano: sei anni fa abbiamo aperto un locale a Lauropoli, e allora non ci chiamavano visionari... ci chiamavano pazzi. Undici mesi fa abbiamo aperto un secondo locale, questa volta a Cassano. Una scelta coraggiosa, certo, ma chi meglio di me può dire di aver davvero investito in una terra troppo spesso dimenticata? La mia candidatura nasce da un'esigenza concreta: la mancanza di lavoro. È questa la vera emergenza del nostro territorio. Da anni sento ripetere lo slogan "puntiamo sul turismo", ma raramente ho sentito proposte strutturate, dati concreti o programmi chiari. Tante parole, pochi fatti».

«La mia proposta parte da un presupposto semplice ma rivoluzionario: il turismo a Cassano esiste già. Va solo riorganizzato, valorizzato e trasformato in una risorsa stabile e duratura. Ogni estate, nei villaggi turistici presenti sul territorio comunale, arrivano circa 10.000 turisti a settimana. Immaginiamo di riuscire a coinvolgerne solo il 10%, ovvero 1.000 persone, in una giornata dedicata alla scoperta del nostro paese. Sarebbero 20 pullman, che richiederebbero almeno 5-6 autisti. La prima tappa del tour sarebbe alle Grotte di Sant'Angelo, un luogo straordinario che, però, è sempre stato trascurato. Servirebbero almeno 10 guide turistiche (una ogni 100 visitatori), personale per la biglietteria — che rappresenterebbe una nuova e significativa fonte di entrata per le casse comunali — e un piccolo bar, con 2 baristi, per offrire ristoro. Ogni nuova attività che nascerà lì potrebbe impiegare almeno una persona: un chiosco di souvenir, un punto foto, uno stand di prodotti tipici».

«Da lì si proseguirebbe con la visita al centro storico, alla scoperta delle numerose meraviglie che custodisce. Chi conosce davvero il centro storico di Cassano sa quanto sia ricco di angoli suggestivi, palazzi storici, scorci unici che raccontano secoli di storia. Anche qui, sarebbe fondamentale impiegare guide turistiche, non solo per valorizzare il percorso, ma per trasmettere il senso di identità del nostro territorio».

«Il tour arriverebbe poi alla Basilica Minore e al Museo Comunale: due luoghi di grande fascino e valore. Anche in questo caso, un biglietto simbolico di 1€ permetterebbe di generare entrate comunali e allo stesso tempo richiederebbe ulteriore personale specializzato e guide interne dedicate alla parte ecclesiastica del percorso. Terminata la visita, si lascerebbe un'ora di tempo libero ai turisti in piazza. Ed è qui che si sviluppa una delle idee più forti del progetto. In quell'ora, qualunque attività presente nel centro — dal bar alla gelateria, dalla macelleria alla panetteria, dalla gioielleria ai negozi di abbigliamento — avrebbe l'opportunità di lavorare come non accade da anni. Anche un semplice fruttivendolo ambulante potrebbe, in quell'ora, fare un grande guadagno. Chiunque potrebbe trarre beneficio da questa iniziativa».

«Persino le attività più distanti dalla piazza potrebbero chiedere uno spazio temporaneo per una postazione: un banco di degustazione, un'esposizione di prodotti locali, un punto vendita mobile. Questo movimento darebbe nuova linfa all'intero tessuto economico locale.
Anche i prodotti tipici diventerebbero un simbolo da portare via. Penso, ad esempio, alla salsiccia calabrese, amatissima dai turisti. Una semplice fetta di pizza, un pezzo di formaggio, un souvenir artigianale: ogni dettaglio, ogni piccolo acquisto contribuirebbe a creare una nuova micro-economia sostenibile».

«Successivamente, il tour proseguirebbe verso le Terme Sibaritide, un patrimonio inestimabile del nostro territorio. Le qualità delle acque termali e dei fanghi di Cassano sono tra le migliori in Italia. Tuttavia, oggi vengono acquistati da strutture termali di altri paesi vicini, che ne traggono grandi profitti. Noi invece li trascuriamo, li svendiamo, li ignoriamo. È tempo di invertire la rotta. Dobbiamo riportare le Terme al centro di un'offerta turistica integrata: trattamenti, massaggi, benessere, relax. Anche qui, nuovi posti di lavoro, nuove attività, nuovo valore».

«Ultima tappa: il Santuario della Madonna della Catena, uno dei luoghi più suggestivi che abbia mai visto, e che meriterebbe molto più rispetto e attenzione. Mentre i turisti attendono le navette per il rientro, potrebbero rilassarsi nell'area dell'ex stazione, visitare le attività circostanti, magari ascoltare musica dal vivo o acquistare un ultimo ricordo della giornata. Anche qui, posti di lavoro aggiuntivi, e ulteriore movimento economico. Tutto questo, senza bisogno di grandi investimenti pubblici. Serve solo una visione chiara, una squadra competente e una promozione ben organizzata. E non finisce qui. Man mano che il turismo crescerà, anche le entrate aumenteranno. Entrate che potranno essere reinvestite direttamente nel settore. Per esempio, pochi sanno che nel catasto comunale risultano ben 27 grotte nel territorio di Cassano. Eppure, da sempre, è visitabile solo quella principale. Le altre sono lì, inutilizzate, dimenticate. Fossero state in un'altra regione, probabilmente oggi sarebbero famose in tutto il mondo. Con le prime entrate, potremmo finanziare l'apertura di nuove grotte, creando percorsi alternativi, eventi speciali, esperienze uniche per i visitatori. E questo è solo il primo tour. Perché il Comune di Cassano è vastissimo, e tra Lauropoli, Sibari e Doria ci sono decine di luoghi meravigliosi ancora da valorizzare. Potremmo realmente vivere tutti di turismo. Abbiamo tutte le carte in regola, ma fino a oggi nessuno ha mai davvero costruito un piano concreto».

«Io voglio farlo. E se mi darete fiducia, questa sarà la mia prima battaglia da consigliere comunale. Perché non voglio che altri giovani siano costretti a partire. Perché non voglio che i padri restino senza lavoro, o che le madri debbano rinunciare ai propri sogni. Perché voglio che Cassano torni a splendere e a far parlare di sé per ciò che ha di bello. Perché voglio che i miei figli possano un giorno crescere in una città viva, fiera, rispettata. Forse sono un sognatore, ma sono anche una persona concreta. E questa è solo la prima proposta. Una proposta reale, misurabile, pronta a partire. Una proposta per cui mi batterò in ogni modo, se avrò l'onore di rappresentare i cittadini nel nuovo Consiglio Comunale. Un Consiglio che, ne sono certo, sarà il primo a cambiare davvero il destino della nostra amata Cassano» conclude.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.