La svolta a sinistra di Papasso fa "scappare" due assessori: si dimettono Sposato e Bianchi
La scelta del candidato a sindaco da appoggiare nella prossima tornata elettorale, incrina i rapporti dei componenti della Giunta comunale di Cassano

CASSANO JONIO - Si dimettono da assessori sia Leonardo Sposato, assessore della Giunta Comunale con delega ai Lavori Pubblici, che Annamaria Bianchi, assessore con delega alla cultura.
Pubblichiamo di seguito entrambe le lettere di dimissioni rivolte al sindaco Papasso.
«Nell’anno 2019 - si legge nella lettera di Sposato - ho sostenuto, sin dalla prima ora, il progetto civico che successivamente ci ha traghettati alla vittoria elettorale e che ti ha visto primo cittadino del Comune di Cassano Jonio. Seppur non tra le fila dei candidati delle liste a Tuo supporto, ho contribuito con entusiasmo e determinazione all’ultima competizione elettorale adoperandomi anche nel reclutamento e nel supporto dei candidati della coalizione. In seguito, sono stato da Te nominato assessore della Giunta Comunale con delega ai Lavori Pubblici per l’intera legislatura. Questa esperienza amministrativa, nel ruolo di assessore comunale, è stata per me arricchente e di questo te ne sono grato. Ho espletato il mio mandato con grande impegno e dedizione, al Tuo fianco, sempre fedele all’interesse pubblico e per il bene comune.
Con impegno e serietà, ho indirizzato e collaborato, sotto la Tua guida, con gli Uffici preposti per la
progettazione e la realizzazione delle opere pubbliche eseguite da questa amministrazione per offrire un volto migliore al mio amato territorio. Da più tempo, però, con profondo rincrescimento, il nostro rapporto fiduciario si è incrinato irrimediabilmente e, ad oggi, non sussistono le condizioni per una prosecuzione dello stesso. Per quel che riguarda, invece, il processo di scelta del Tuo candidato a sindaco da supportare nella prossima tornata elettorale non è da parte mia accettabile e ne tanto meno condivisibile in quanto frutto di una scelta non partecipata e condivisa dalla maggioranza civica. Ritengo che ogni tipo di scelta, non da meno quelle politiche, non debbano assolutamente derogare ai basilari principi su cui poggia la democrazia.
Del resto, una coalizione politica non ha futuro se uno solo pensa e agisce per tutti. Sulla base di quanto sopra esplicitato, sono costretto a non partecipare alla prossima competizione elettorale a supporto del Tuo candidato a sindaco e coerentemente rassegno le mie irrevocabili dimissioni da assessore della Tua Giunta».
Ed ora la lettera di Bianchi: «Dopo averTi sostenuto convintamente nell'ultima campagna elettorale che Ti ha visto eletto primo cittadino di Cassano All’Ionio ed essere stata componente della Giunta Comunale per l'intera consiliatura, sento di poter fare un bilancio, anche personale, su questa esperienza amministrativa che, senza infingimenti, considero positiva e che avrebbe meritato di proseguire quand’anche senza la Tua presenza come candidato a sindaco a causa dei limiti di legge sul numero consecutivo dei mandati, ma con la tua presenza sostanziale nel ruolo di "Padre Nobile". Purtroppo, però, gli eventi che hanno contrassegnato la Tua azione politica, specie nel corso di questi ultimi mesi, hanno sconvolto il quadro che tanti di noi, me compresa, avevamo immaginato. Come noto, la coalizione che ha vinto le elezioni amministrative nel 2019 era esclusivamente civica e non caratterizzata da alcuna colorazione politica. Ultimamente, durante il processo di selezione del futuro candidato a sindaco, in cui non sono stati attivati i necessari meccanismi di democrazia interna, ho dovuto invece assistere, dall'esterno, a incontri e riunioni che hanno visto coinvolti i vertici regionali e provinciali di partiti politici (Partito Socialista e Partito Democratico) che durante il quinquennio di governo non sono mai intervenuti. Da tali partiti io mi sento distante per idee, formazione, sensibilità e tradizione familiare e non potrei condividere con gli stessi un percorso politico. Ancora, la scelta del candidato a sindaco da sostenere nella prossima competizione elettorale è avvenuta senza coinvolgere in maniera collegiale la maggioranza civica che ti ha sostenuto, ma è stata una scelta d'imperio che hai effettuato Tu sulla base di logiche che attualmente mi sfuggono. Ciò posto, per i motivi sopra esposti, sono costretta, con rammarico, a non prendere parte alla prossima tornata elettorale a sostegno del Tuo candidato a sindaco e, conseguentemente, a rassegnare le mie dimissioni irrevocabili da assessore con delega alla cultura della Tua Giunta Comunale».