Gestione rifiuti ferma a Trebisacce, Aurelio: «Servono chiarezza e risposte certe»
«Una proroga nata come misura eccezionale si è ormai protratta per mesi, senza una chiara indicazione sulla sua conclusione»
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TREBISACCE – A Trebisacce la gestione dei rifiuti solidi urbani resta ferma, bloccata da una proroga contrattuale e dall’assenza di indicazioni sui tempi del nuovo bando di gara. Durante la conferenza stampa del 19 novembre 2024, si era discusso di possibili modifiche e suggerimenti relativi al servizio, ma a quasi tre mesi di distanza non vi sono aggiornamenti ufficiali né dettagli sulle prossime fasi della procedura.
Da premesse è partita la nota del consigliere comunale di minoranza, Antonio Aurelio che dichiara: «A oggi non esistono informazioni chiare sullo stato della procedura, sulle eventuali criticità riscontrate o sui tempi previsti per la pubblicazione del bando. Parliamo di un servizio essenziale, che incide ogni giorno sulla qualità della vita della nostra comunità. I cittadini meritano risposte trasparenti e, soprattutto, un cronoprogramma chiaro».
«La gestione dei rifiuti è un settore che non può essere affrontato con soluzioni temporanee o interventi d’urgenza. Una proroga nata come misura eccezionale si è ormai protratta per mesi, senza una chiara indicazione sulla sua conclusione. È necessario un atto di chiarezza da parte dell’Amministrazione, affinché si comprenda in modo inequivocabile quali siano i tempi e i passaggi ancora da completare – prosegue Aurelio. Ad oggi, il servizio è stato garantito da due proroghe successive: la prima della durata di sei mesi e la seconda di tre mesi, con scadenza al 31 dicembre 2024, entrambe alle medesime condizioni contrattuali del contratto originario. Non risultano, tuttavia, comunicazioni ufficiali circa un'ulteriore proroga o altre modalità di gestione del servizio dopo tale data».
«Ho ritenuto indispensabile presentare una richiesta di accesso agli atti, per comprendere lo stato della procedura e individuare le ragioni del mancato rispetto delle tempistiche annunciate – spiega il consigliere. La comunità ha il diritto di sapere a che punto siamo e quando sarà finalmente pubblicato il bando, affinché si possa passare da una gestione provvisoria a una gestione stabile ed efficiente. La proroga prolungata del servizio, pur avvenendo alle medesime condizioni contrattuali, rischia di incidere negativamente anche sulla qualità e sulle performance complessive. Un contratto prorogato per un periodo significativo, infatti, potrebbe non rispondere più alle esigenze operative attuali, limitando l'introduzione di nuove tecnologie e ostacolando il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento della raccolta differenziata previsti dal Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti. Inoltre, tale situazione potrebbe avere ripercussioni anche dal punto di vista economico. Il mantenimento di un contratto nato in un contesto diverso potrebbe comportare costi indiretti, come interventi straordinari o la perdita di opportunità economiche derivanti da nuove condizioni di mercato più vantaggiose».
«La situazione attuale non può protrarsi ulteriormente. È necessario che l’Amministrazione comunale fornisca risposte chiare e dettagliate: quali sono le difficoltà incontrate? Quando si intende pubblicare il bando? E quali azioni si stanno mettendo in atto per superare l’impasse? Sono domande che attendono risposte precise e tempestive. Questo servizio è parte della quotidianità di ogni cittadino: non è solo una questione tecnica, ma un diritto collettivo. È tempo di passare dalle parole ai fatti, perché la comunità non può più aspettare», conclude Aurelio.